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di LAURA NOVELLI DOMANI l'udienza per la doppia squalifica del campo, ...

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L'avvocato Conte, consulente della società, è al lavoro da giorni per preparare gli incartamenti da presentare al Tas (il tribunale sportivo francese che dovrà pronunciarsi sulla questione), a cui ha chiesto anche di spostare la sentenza nelle prime ore del pomeriggio per poter portare con se anche il diretto interessato: Mexes. Ma l'attualità più stretta parla della squalifica del campo inflitta dal giudice sportivo dopo i fatti di Siena. Nonché l'obbligo di giocare a porte chiuse la partita in questione. Che sarà, per un puro caso, il prossimo turno di coppa Italia con la Fiorentina. Si parla di caso perché un provvedimento del genere prevede che venga scontato nel primo incontro ufficiale successivo alla decisione del giudice. E proprio per una pura coincidenza è la gara di Coppa Italia con la Fiorentina la prima partita casalinga della Roma prevista dal calendario. Almeno questo ha giocato in favore del club di Trigoria che ha così avuto più tempo per preparare il ricorso. L'avvocato Conte è al lavoro dalla sera in cui è stata diffusa la decisione del giudice sportivo. Analizzando le motivazioni che hanno portato Laudi a prendere la decisione di infliggere la doppia squalifica al campo della Roma ci sono gli estremi per un po' di ottimismo. Per l'avvocato Conte infatti la sentenza, estremamente severa, è attaccabile in più punti. Nessuna previsione però a priori. Domani il legale dovrebbe presentarsi davanti alla commissione disciplinare di Milano accompagnato dal direttore sportivo Baldini. L'obiettivo è quello di ottenere quanto meno uno sconto e naturalmente se dovessero riuscirci (nel caso in cui il ricorso non dovesse portare al totale annullamento della pena), la società preferirebbe arrivare a giocare in campo neutro a porte aperte. Perché comunque ci sarebbe un ritorno economico per le casse del club. La situazione paradossale poi sta nel fatto che per ora i dirigenti giallorossi hanno preso informazioni sulla disponibilità di diversi campi, anche vicini come quello di Rieti. Questo perché in Lega non hanno saputo chiarire neanche alla Roma, se la squalifica del campo in caso di porte chiuse prevede che la distanza minima dalla sede abituale sia comunque di trecento chilometri. Lunedì invece Baldini, Conte e anche Mexes si presenteranno davanti al Tas che dovrà pronunciarsi sulla questione che riguarda il trasferimento del difensore dall'Auxerre alla Roma. Il tribunale in questione dovrebbe pronunciarsi anche sulla squalifica (di sei settimane), inflitta al giocatore a tutela del club di provenienza. I giallorossi si aspettano comunque di dover pagare un indennizzo economico all'Auxerre, ma non dell'entità che si aspettano i francesi. Perché comunque a Trigoria sono consci e sicuri di aver preso un giocatore svincolato a tutti gli effetti e quindi libero di muoversi. Come ultima ipotesi c'è anche quella che venga di nuovo tutto rimandato. Dal campo: ieri si è fermato Mancini per un problema di lieve entità che non tiene in ansia i medici o Del Neri. Stessa cosa per De Rossi che oggi verrà visitato perché potrebbe doversi togliere una verruca. Il centrocampista ha anche qualche acciacco muscolare ma niente di serio. Ancora out Perrotta che si è infortunato durante il derby del sei gennaio e difficilmente ce la farà per la Fiorentina. Del Neri però ora può tirare un sospiro di sollievo visto che ha recuperato Dacourt. Ancora fermo anche Panucci, sofferente ancora per la tendinite achillea. Nulla di nuovo sul fronte mercato, soprattutto per le partenze e quindi per Delvecchio (che piace a Bologna, Atalanta e Parma) e D'Agostino (Livorno). Di conseguenza non si muove nulla neanche in entrata.

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