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«Ma stavolta vinciamo noi»

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«Siamo carichi, in campo sarà una battaglia La Roma è forte ma non firmerei per il pari»

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Il nuovo anno metterà Giuliano Giannichedda davanti a scelte importanti: il suo contratto scadrà a fine stagione e sono tante le squadre che continuano a corteggiarlo insistentemente. Real Madrid e Barcellona sembrano essere due lontane chimere, ma l'interesse di Milan e Juve appare concreto. Priorità assoluta alla Lazio: il mediano, varcata la soglia dei trent'anni, avrà modo di confrontarsi con il presidente Lotito subito dopo il derby. Si parlerà di programmi e di futuro, e non è detto che si proceda ancora sulla stessa strada. Il tempo di girare l'angolo e vedere cosa c'è dopo il derby, il bivio potrebbe essere dietro l'angolo, già a partire dal prossimo mercato di gennaio. Giannichedda arriva il derby. Sensazioni? «È una partita bella da giocare, emozionantissima, particolare, difficile. Affronteremo una Roma in ripresa, noi dovremo giocare alla morte sia perché è il derby, sia perché è necessario tornare a fare punti». Firmerebbe per un pareggio? «Mai. Dobbiamo dare l'anima e scendere in campo con l'atteggiamento giusto: è necessario pensare in maniera positiva, poi vedremo a fine partita quale sarà il risultato finale». Quanto è importante questa sfida per la Lazio? «È importantissima: un risultato positivo ci potrebbe dare un grande entusiasmo, ci potrebbe restituire una gran voglia di far bene. Siamo carichi, vogliamo dimostrare di esserci ripresi». Come vorrebbe vincere questo derby? «Basta vincerlo, non importa in quale maniera». Magari con un suo gol? «Se dobbiamo sperare di vincere il derby grazie ad un mio gol allora... (ride n.d.r.) L'importante è vincerlo, magari con un'autorete. Se dovesse arrivare un gol mio, tanto meglio». Ha già parlato del rinnovo contrattuale? «Confrontandomi con il direttore sportivo abbiamo deciso di rimandare l'incontro a dopo il derby. Credo che questa sia la cosa più giusta: subito dopo la sfida con la Roma mi incontrerò con il presidente». Cosa dovrà fare la Lazio per trattenerla? «Dopo l'incontro con il presidente vi saprò dire qualcosa di più. Ho trent'anni, a giugno potrei svincolarmi a parametro zero. Si potrebbe prospettare un'occasione importante per la mia carriera qualora i programmi della Lazio non dovessero collimare con i miei. Senza conoscere i programmi del presidente non posso dire in quale modo si risolverà la vicenda». Cosa dovrebbe accadere per far collimare i suoi programmi con quelli del club? «Tutti dobbiamo cercare di migliorare: la situazione attuale della Lazio, sia a livello economico che di classifica non è idilliaca. Bisogna migliorare un po' tutto. Lotito ha fatto un grosso sforzo economico: non dimenticatevi che qualche mese fa stavamo per scomparire. Per fortuna è rinata. Parlando con Lotito vedremo quali saranno i programmi futuri, cercando di fare una Lazio migliore. Da quando sono arrivato ci sono sempre stati problemi societari, conosco la situazione, non andrò da Lotito a chiedere la luna». Si parla di un interesse nei suoi confronti di Real Madrid e Barcellona. «Il fatto che il mio nome sia stato accostato a questi grandi club mi riempie di orgoglio, mi fa piacere. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Personalmente ho dato la priorità alla Lazio che è la squadra che mi ha dato la possibilità di giocare per grandi traguardi».

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