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IN doppio sicuramente, poi qualche singolare, tanto per gradire.

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Si sente forte fisicamente e mentalmente ed è decisa a fare ancora meglio di due anni fa, quando decise, nove anni dopo aver smesso, di riprendere la racchetta in mano per divertirsi e divertire ancora gli appassionati con il suo inimitabile tennis. Da quando è tornata nel giro, la Navratilova ha aggiunto altre due perle alla sua straordinaria carriera: la vittoria, nel luglio del 2003 a 46 anni e 9 mesi, nel doppio misto a Wimbledon in coppia con l'indiano Paes, e il debutto olimpico lo scorso anno ad Atene raggiungendo i quarti di finale insieme a Lisa Raymond. Quest'anno, la sempreverde campionessa è intenzionata a stupire ancora. «La pallina non sa quanti anni ho», si è limitata a dire. Il debutto ci sarà fra due giorni in doppio nel torneo australiano della Gold Coast, ma la fuoriclasse non ha escluso anche per quest'anno qualche escursione nel singolare, soprattutto sulle superfici a lei più gradite. Che non possono essere che quelle veloci, a cominciare dalla amata erba di Wimbledon dove la Navratilova ha vinto nove volte, stabilendo un record destinato probabilmente a rimanere imbattuto. Difficile infatti che il tennis femminile potrà mai riproporre un esemplare di giocatrice come la Navratilova, fenomeno due volte: per aver saputo fermare il tempo e per essere stata in grado di produrre un tennis inimitabile. E uno dei segreti della longevità agonistica della sempre più sorprendente americana, ex cecoslovacca, sta proprio nel suo formidabile gioco serve-and-volley, sicuramente atipico fra le donne, ma che gli ha permesso di risparmiare molte energie nel corso della lunga carriera. Nel '94 la Navratilova lasciò con l'inimitabile bottino di 58 titoli del Grande Slam, di cui 18 in singolare, e 167 successi in singolare in tornei open (record assoluto). Il 2005 è ancora tutto da scrivere, ma sicuramente racconterà ancora qualche straordinaria storia di questa immortale campionessa.

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