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Il tecnico diventa azionista: il futuro? Ora non ci penso. Gheddafi jr. in tribuna

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Mancini firma l'atto d'amore

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«Roberto Mancini», echeggia nell'Olimpico che fa festa, per la Coppa Italia, e rimpiange quel quarto posto che avrebbe coronato una stagione incredibile. E lui, il tecnico, ringrazia e sorride, scendendo in campo dopo una domenica, la prima, passata in tribuna per una squalifica galeotta. La gente lo esalta, Mihajlovic gli fa un gavettone. Il ringraziamento alla gente: «siete stati la nostra forza». È festa grande. In quei momenti poco importa quel che sarà del futuro. Moratti lo chiama e lo cerca, forse nelle prossime ore gli chiederà, ufficialmente, di liberarsi per concedersi all'Inter. Poi a tentarlo c'è l'Inghilterra. Liverpool, forse: lui, che le difficoltà è abituato a dribbarle in anticipo, s'è cautelato, affinando la conoscenza della lingua con l'ausilio d'un tutor personale. Nella vita non si sa mai. Mancini però alla Lazio è legato davvero. Solo che vorrebbe vincere e oggi, la Lazio, è un saliscendi di dubbi da decodificare dietro l'aumento di capitale da 188 milioni. Niente programmi insomma. Lui però il suo gesto l'ha fatto. È diventato azionista, ha firmato il piano per convertire 500 mila euro in titoli e poi sembra pronto anche a fare a meno d'una mensilità. Sabato a Formello lunga riunione del gruppo proprio per il nuovo piano-stipendi: le adesioni salgono e insieme all'allenatore è arrivato anche l'ok di Mihajlovic. I nuovi giocatori rinunceranno al 5% dell'ingaggio annuale. Insomma la squadra il suo l'ha fatto. E anche il tecnico. Anche se il rammarico c'è, eccome. «Abbiamo buttato via qualcosa di troppo durante il corso della stagione, sono cose che capitano: abbiamo avuto diverse possibilità per centrare la Champions. Per quello che la squadra ha saputo dimostrare sul terreno di gioco posso dire che i ragazzi meritavano più del sesto posto finale: abbiamo comunque giocato bene e questa è la cosa più importante. Il difetto più grande di questa formazione è la mancanza di concretezza». Il futuro, quindi. Mercoledì amichevole a Frosinone, poi arriverà lo sciogliete le righe. Ritiro: prima della tournée in Giappone, spunta l'ipotesi d'una sosta a Sestola. L'opzione alternativa porta addirittura al Terminillo. La società è ancora al lavoro. Società: i tifosi chiedono chiarezza a Capitalia e alla cordata di San Marino. Domani Cda per la definizione del prospetto informativo. Ieri all'Olimpico presente Gheddafi jr., che ha espresso la sua simpatia per i colori biancocelesti. «La Lazio è nel mio cuore. Un aiuto al club? Chissà». In tribuna c'era anche Lotito: se entrerà, l'imprenditore, lo farà a modo suo, cioè rilevando un 25%.

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