Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il tecnico: Champions addio ma sono stati due anni splendidi

default_image

Mancini applaude «Grazie ragazzi»

  • a
  • a
  • a

Rabbia e rimpianti, un cocktail che Mancini ha bevuto per tutta la stagione. Stavolta non infierisce sulla sua squadra, cerca di tenere alta la tensione in vista della finale di ritorno di Coppa Italia. Si parte dal doppi vantaggio maturato all'Olimpico ma non sarà facile portare a casa il trofeo. Una scelta condivisibile anche se la prestazione della Lazio non ha convinto nessuno, tanto meno lui. Mancini, è deluso dai suoi giocatori? «Assolutamente no. Hanno dato tutto anche contro il Brescia. Sono stati due anni splendidi che speriamo di chiudere con la Coppa Italia. Peccato non essere entrati in Champions League ma non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori che si sono impegnati fino all'ultimo secondo. Si meritano il mio applauso e quello di tutti i tifosi perché non era facile lavorare in condizioni precarie». Ancora una volta l'arbitraggio non ha convinto. Come ha visto i due rigori non assegnati alla Lazio? «Non parlo degli arbitri. L'ho fatto per tutta la stagione e, visti i risultati, rispondo soltanto a domande tecniche. Mi sono stancato di parlare di loro». Tanti gol falliti anche stavolta, i rimpianti crescono? «Abbiamo buttato via la vittoria. Nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta ma, quando è entrato Cesar, le cose sono cambiate. I primi trentacinque minuti della ripresa sono stati fantastici per intensità e voglia di vincere. Certo, se si sbagliano otto palle gol nel calcio è normale che poi si viene puniti». Come mai il brasiliano solo nella ripresa? «Veniva da un brutto infortunio muscolare e non era il caso di rischiarlo prima. Forse alla luce del rendimento della squadra nella ripresa, sarebbe stato meglio farlo giocare prima». L'Inter ora è vicinissima alla Champions League? «Per il gioco espresso saremmo dovuti stare al loro posto. Comunque, queste valutazione contano poco, valgono i punti finali e basta». Che cosa è mancato alla Lazio per arrivare al quarto posto? «Qualche gol in più e qualche infortunio in meno. Cesar si è fatto male tre settimane fa e ha saltato due partite decisive in campionato. Lopez ha avuto tanti problemi fisici e non è riuscito a ripetere i quindici gol della passata stagione. Ma le colpe sono di tutti anche se ribadisco che i miei giocatori meritano soltanto applausi per quanto stanno facendo». Come sta Mihajlovic? «Aveva un problema al ginocchio ma per mercoledì recupera». E gli altri come stanno? «Bene, non risentiranno di questo risultato negativo». Il presidente Longo continua a confermarla sulla panchina della Lazio... «Sono stati due anni straordinari, ma ora penso solo alla Coppa Italia (una dichiarazione che tradisce l'idea del divorzio, ndr). Spero che l'aumento di capitale si concluda positivamente così da vivere una stagione serena. Un altro anno così non sarebbe semplice». Baggio ha salutato il calcio. «Se ancora ha stimoli non deve commettere l'errore di smettere».

Dai blog