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«Anche il rigore della Roma a Milano era netto... non sono alibi ma riscontri evidenti De Mita corregge il tiro: credo nella correttezza dei direttori di gara. Cesar recupera per Brescia

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Dopo diciotto anni di carriera il difensore serbo va all'attacco di un sistema che vanifica i sacrifici di una squadra, bruciando i sogni dei tifosi ed i programmi della società. «Non credo più nella buonafede degli arbitri - dichiara apertamente il giocatore biancoceleste dopo l'ennesimo arbitraggio discutibile che ha negato alla Lazio due preziosissimi punti per la corsa alla Champions League - ho sempre difeso i direttori di gara, ma osservando quello che hanno combinato in questa stagione per forza di cose devo rivedere le mie idee. Pensate a tutto ciò che ha subìto in questa stagione la Lazio, a quello che hanno tolto al Perugia o quanto è successo lo scorso anno con la Roma. E il rigore di S.Siro? Non puoi non assegnare un calcio di rigore del genere». Mihajlovic parla in modo spedito: non è necessario porre domande al giocatore che va avanti a ruota libera. «Dicendo tutto ciò - continua il difensore slavo - non voglio trovare giustificazioni ai problemi della Lazio. Non riusciamo a finalizzare la grossa mole di gioco che esprimiamo in mezzo al campo. A questo punto della stagione, per quanto abbiamo dimostrato dovremmo già essere in vacanza con la qualificazione alla Champions League in tasca, e invece ancora non sappiamo come andrà a finire. La Lazio segna poco, ma questo non vuole esserre un atto di accusa nei confronti dei nostri attaccanti che si sacrificano tantissimo lasciando sul terreno di gioco tutto ciò che hanno: se la difesa è ben coperta il merito è soprattutto loro, e mi rendo perfettamente conto che non sempre si può arrivare con lucidità davanti alla porta avversaria dopo un lavoro massacrante come quello che fanno. Ma io sono fiducioso e sono d'accordo con il mister: alla fine sarà la Lazio a conquistare il quarto posto, anche se adesso il nostro destino è legato ai risultati del Parma. L'importante è che la squadra emiliana non vinca a Milano, noi dovremo fare il resto. È inutile dire che contro il Brescia dovremo conquistare i tre punti, così come nell'ultima giornata contro il Modena. È necessario continuare a combattere fino all'ultimo istante, poi vedremo cosa accadrà». Ma la Lazio può arrivare al quarto posto? Perché ascoltando le voci della strada in molti pensano che alla Lazio non verrà data l'opportunità di centrare questo obiettivo? Le poche domande che vengono poste a Mihajlovic colpiscono nel segno, ma il giocatore biancoceleste preferisce tergiversare: prima sorride, poi cerca di glissare, infine ne esce a testa alta con una battuta. «Voi volete mandarmi in galera...No, non ho paura di essere diffidato, dico sempre quello che penso. È successo altre volte, potrà succedere ancora, ma continuo a dire che gli errori arbitrali contro di noi si ripetono con eccessiva frequenza». Sinisa passa e chiude. Come al solito non è stato banale e ha detto la sua verità. In serata è arrivata la dichiarazione della società, attraverso il diggì De Mita. «Capisco lo sfogo di un grande giocatore come Mihajlovic, che affronta tutte le partite con una determinazione fuori dal comune pur di vincere, ma ribadisco che credo nel modo più assoluto alla buona fede degli arbitri. E sono certo, inoltre, che i direttori di gara, chiunque saranno garantiranno un grande finale di stagione, con la massima trasparenza e attenzione». Cesar migliora Intanto la squadra ha ripreso ad allenarsi dopo un giorno di riposo. A Formello mancavano i nazionali che hanno beneficiato di un ulteriore giorno di vacanza: torneranno questa mattina. Cesar ha lavorato con i compagni di squadra, a brescia ci sarà. Previsti per oggi ulteriori controlli per Favalli, ma il capitano contro le rondinelle dovrà comunque scontare un turno di squalifica.

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