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Stipendi in azioni, a rischio anche il nuovo piano-Baraldi

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Il documento consegnato ai giocatori venerdì scorso è infatti legato a molteplici condizioni sospensive. Insomma si dovrà trovare una soluzione diversa da quella che prevede la conversione di un mese di stipendio in azioni con la decurtazione del 5% dell'ingaggio annuale. Capitolo-aumento, la famiglia Ligresti non scioglie i dubbi. «Non abbiamo ancora preso decisioni sul prossimo aumento di capitale, anche se la squadra, in campo, si sta comportando benissimo». Ieri Cda per parlare dell nuova istanza di rateizzazione per il debito col fisco e la partita infragruppo con la Cirio, che potrebbe garantire una plusvalenza tra i 2 e i 3 milioni. Entro il 30, infine, arriverà la relazione della Deloitte & Touche sulla semestrale per completare il prospetto informativo. Infine i tifosi: dalle 14 di oggi fino alle 10 di domani mattina, 20 ore no-stop pro-aumento di capitale. Una trasmissione d'orgoglio con i protagonisti di ieri e di oggi pronti a sposare la brillante iniziativa (sui 92.9 e i 98.100) de «La Voce della Nord». Giovedì gli Irriducibili saranno invece impegnati su un altro fronte: andranno a Regina Coeli per urlare lo slogan «Cragnotti libero». E un esponente del gruppo potrebbe essere inserito nel consiglio dell'associazione «Lazionista», che ha creato un proprio sito (www.lazionista.com) e fatto partire la sottoscrizione (moduli presso Laziocento di Via Calderini 66). Proseguono infine i contatti tra la cordata di Riccione e gli attuali azionisti (ieri con la Cirio). La società sta cercando di convincere l'imprenditore Violati, marito della Cucinotta, a sottoscrivere una quota dell'aumento di capitale. E l'Ad Masoni sonda investitori esteri.

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