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Palo di Stankovic, traverse di Corradi e Mihajlovic: il quarto posto si gioca negli ultimi 270 minuti

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Dopo tre 1 a 1 consecutivi, ecco questo 0 a 0 deciso, in qualche modo, anche dalle valutazioni (corrette, come vedremo) dell'arbitro. Giusto l'annullamento del gol segnato in apertura da Cordoba per azione fallosa di Vieri nei confronti di Peruzzi. Quando il portiere laziale si lancia in uscita verso il pallone, trova il blocco dell'attaccante, che alzando il braccio lo tocca e lo ostacola visibilmente. È l'unica vera azione contestata del primo tempo, che si chiude in parità anche nei fischi arbitrali: 13 a 13, e che vede Collina graziare dal giallo prima Mihajlovic (dura entrata scomposta su Vieri), poi Farinos, in ritardo su Giannichedda. Nella ripresa l'Inter chiede il rigore per fallo di mano di Zauri, che respinge con il pugno un tiro da fuori di Kili Gonzales. L'intervento in effetti c'è, ma Zauri era stato spinto da un avversario prima di incontrare la traiettoria del pallone. Dall'altra parte, quando Cordoba ferma con la mano il dribbling di Fiore, i laziali chiedono l'espulsione, Collina si limita al giallo: il colombiano non era l'ultimo uomo poiché stava rinvenendo Cannavaro. Nell'unica occasione in cui il direttore di gara non vede, con Zanetti che controlla con il braccio a centrocampo, è il guardalinee Mitro ad assisterlo con tempismo. Un gioco di squadra piuttosto raro, che Roberto Mancini applaude convinto.

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