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Debito col fisco, accordo in vista Rientra la protesta di Pieroni

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«Se l'Ancona non si presenta vorrà dire che ci toglierà un fastidio - aveva detto l'avvocato Longo ai microfoni di Radio Spazio Aperto - il presidente Pieroni faccia quel che meglio crede, la Lazio avrà la partita vinta a tavolino». In realtà era chiaro che sarebbe intervenuto il presidente della Lega Galliani a dirimere la questione. Nel pomeriggio la vicenda si è chiusa con le parole di Galliani: «Ho spiegato a Pieroni, e lui lo ha recepito, che ha tutti i diritti di avere tutti i suoi 18% delle partite che sono state giocate fino a 30 giorni fa. Ma se gioca domenica con la Lazio, è da quel momento che scattano i 30 giorni entro cui dev'essere pagato. La Lazio è l'unica che non è ancora in debito, non avendo ancora giocato. In debito sono altri. Deve avere conguagli da diverse altre società, visto che solo due club lo hanno pagato, il Milan e la Juve». Ieri il numero uno biancoceleste ha anche parlato dell'imminente futuro societario e dei programmi già varati per arrivare al prossimo aumento di capitale. «La Lazio ha due problemi prioritari: uno riguarda l'accordo quadro con i nostri calciatori, l'altro, è legato alla dilazione del debito con lo Stato. Sono certo che l'accordo con i nostri giocatori verrà siglato nei prossimi giorni, mentre per quanto riguarda la situazione fiscale la Lazio ha già pagato al Fisco la prima rata del condono. In questo modo possiamo guardare con più ottimismo anche all'iscrizione del prossimo campionato. L'ultimo passo sarà quello del nuovo aumento di capitale, poi potrò congedarmi: serei dovuto essere un semplice traghettatore, ma questa avventura si è trasformata in una crociera». E sulla vicenda relativa alla rateizzazione del debito fiscale arrivano segnali confortanti: la Lazio sta per riuscire ad ottenere il pagamento in dieci anni.

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