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PUGILATO: L'AMERICANO RIAPRE IL MATCH

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Dai tempi in cui (1936) un giovane Joe Louis è finito k.o. contro Max Schmeling (poi Louis si è preso la rivincita ma quel risultato rimane) i colpi di scena non sono mancati. Volendo limitarmi alla storia più recente, mi basterà ricordare il k.o. subito da Mike Tyson contro Douglas a Tokyo e quelli patiti da Lennox Lewis contro Oliver McCall a Londra e contro Hasim Rahmann in Sud Africa. Pur avendo sempre dubitato delle qualità morali dei due fratelli Klitschko, non pensavo che il più giovane, Wladimir corresse qualche rischio contro l'americano Lamon Brewster, un pugile di 31 anni che la WBO generosamente collocava al secondo posto nelle sue classifiche mentre il WBC lo inseriva in decima posizione, la WBA e la IBF, le altre organizzazioni mondiali lo ignoravano. I bookmaker di Las Vegas, dove l'incontro si è svolto sabato scorso, davano Klitschko favorito uno contro 8, una quota abbastanza significativa. Tra l'altro l'inizio del match faceva pensare ad una facile affermazione del gigante ucraino, che dominava il confronto grazie ad un pungente jab sinistro spesso doppiato dal montante destro. Per un attimo, nella terza ripresa, ho avuto l'impressione che Klitschko avesse sentito un colpo ma poi il match è tornato a seguire il previsto copione e nel quarto round Brewster, colpito a ripetizione, è finito al tappeto. Insomma il k.o. a favore di Klitschko sembrava ormai inevitabile quando nella quinta ripresa il pugile di Kiev si è improvvisamente spento subendo l'aggressività di un avversario più coraggioso che potente. Quasi incapace di tenersi in piedi, con lo sguardo assente e le gambe molli, Klitschko sarebbe finito al tappeto se lo corde non lo avessero sostenuto. L'arbitro, Robert Byrd, ha cercato di aiutarlo contandolo in piedi ma ormai Wladimir era ormai privo di energie e poco dopo il k.o. tecnico è sembrato una decisione inevitabile. Ora si tratta di vedere se Vitali Klitschko, il maggiore dei due fratelli (ha 32 anni, Wladimir 28) saprà contemporaneamente vendicare il fratello e riscattare l'onore della famiglia quando affronterà il 24 aprile a Los Angeles il sud-africano Corrie Sanders, che l'anno scorso aveva messo k.o. Wladimir in due riprese. Nella stessa riunione di Las Vegas Cory Spinks, due volte avversario (una sconfitta ed una vittoria nella rivincita) del nostro Piccirillo, ha difeso il titolo unificato dei welters battendo ai punti Zab Judah. Verdetto ineccepibile anche se Spinks è finito a sua volta a terra nell'ultimo round. Rin. Tom.

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