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dall'inviato TIZIANO CARMELLINI VILLARREAL — Senza Totti e Cassano è un'altra ...

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Capello deve rinunciare al capitano infortunato, gioca al risparmio con Cassano ed è tutta un'altra roba. Arriva la seconda sconfitta in Coppa Uefa, sesta stagionale, che complica notevolmente il cammino della Roma in Europa. Nel «sommergibile» gialloblù a nord di Valencia, il modesto Villarreal (decimo nella Liga), non solo rifila due pappine alla Roma, ma gli impartisce una lezione di gioco, voglia e cattiveria. Tra quindici giorni all'Olimpico, per continuare a giocare oltre confine, servirà l'impresa di un'altra Roma. Show must go on Non sono bastati quasi duecento morti e oltre un migliaio di feriti, epilogo dell'ennesima follia terroristica, a fermare la Uefa: si gioca. Così, all'insegna del più becero «show must go on», il governo del calcio europeo ha deciso che la partita si doveva disputare. Inutili le pressioni dei club spagnoli, come la disponibilità dei giallorossi a rimandare il match. «Paz si, terrorismo no» recita lo striscione che le due squadre, col lutto al braccio, aprono sul campo prima del fischio d'inizio. La Roma inizia male Sette minuti per capire che serata sarà. L'avvertimento è targato Riquelme: di poco a lato la sua botta da fuori. È proprio l'argentino una delle spine nel fianco della retroguardia giallorossa, che non riesce a contenere gli assalti dei padroni di casa. Se Capello ha detto ai suoi di limitare i danni, Pachito ha impostato la gara all'attacco. Così è. I gialloblù vanno a un'altra velocità, arrivano giù da tutte le parti e la Roma resta sulle gambe. Quando Jose Mari parte in velocità sulla destra, Panucci sembra avere una gamba di legno e Dellas va un po' meglio solo perché lo spagnolo non ha un gemello dall'altra parte del campo. Al 28' proprio Jose Mari trova il tempo per lanciare a rete Anderson. Il brasiliano parte da sprinter a rete da solo: inutile il tentativo di recupero di Samuel e il piattone sinistro (bellissimo) s'infila alle spalle di Zotti. Fa uno a zero. Poi va anche peggio La Roma accusa il colpo e perde i pochi riferimenti nel campo. Il Villarreal ci crede e affonda come coltello nel burro nella retroguardia giallorossa. Miracolo di Zotti al 31' su la botta ravvicinata del solito Anderson. Ma quattro minuti più tardi, non basta l'ottimo portiere. Arriva il raddoppio che stavolta porta la firma di Jose Mari. Lo spagnolo, tutto solo in area, ha il tempo di infilare di testa per la seconda volta Zotti. Dentro Cassano Capello cambia: fuori un Montella inguardabile, dentro Cassano. Va un po' meglio, ma non cambia la sostanza. La Roma fatica e le cose più belle è ancora il Villarreal a mostrarle. La Roma non costruisce un'azione degna di tale nome per tutta la gara e le uniche cose guardabili arrivano dai piedi del folletto barese: ma non basta. Nel finale la Roma cresce ma ormai è troppo tardi. Capello tenta il tutto per tutto: dentro Corvia (che sfiora il gol su con una girata) per Carew, poi D'Agostino per Dellas, va meglio ma non cambia il risultato finale. Per riparare non resta che il ritorno all'Olimpico tra quindici giorni. Sarà un'altra partita, ma soprattutto un'altra Roma.

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