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L'Ad Masoni: aumento senza consorzio di garanzia. Il titolo frana in Borsa (-8,12%)

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Ricucci tentenna. E la Curva «chiama» il patron della Serono

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La Lazio continua il crollo verticale in Borsa e aspetta di conoscere lumi sul futuro. Il titolo ha perso anche ieri, anzi ha straperso. Nel senso che l'emoraggia di segni negativi è ormai inarrestabile. E il controvalore è altissimo: in 4 giorni è passato di mano il 20% del pacchetto azionario biancoceleste. Insomma c'è qualcosa che si muove. Nella giornata di ieri le azioni Lazio si sono attestate a 1,82 euro: -8,11%, con una sospensione per eccesso di ribasso. E l'ottimismo non è certo alimentato dagli eventi: l'amministratore delegato Masoni, a margine della riunione per l'Olimpico, ha sciolto, ufficialmente, alcuni nodi relativi all'ormai prossima ricapitalizzazione. «La strada del consorzio di garanzia non mi sembra perseguibile», ha sottolineato l'Ad, che ora invierà una lettera agli attuali azionisti per chiedere una risposta in tempi rapidi in merito al loro orientamento. Servono certezze, e in tempi rapidi. Perché dopo l'approvazione della semestrale bisognerà stabilire il prezzo di emissione e il numero delle azioni, per poi far partire la sottoscrizione dell'aumento di capitale, vitale per le sorti del club. Le banche, stavolta, non supporteranno la società. Nel senso che non garantiranno l'importo. E Ricucci, presente in qualità di consigliere biancoceleste, se l'è cavata con un poco esplicito «vedremo», quando l'argomento s'è spostato sull'oggetto del contendere. Cioè la ricapitalizzazione. In realtà la Lazio conta di averli tutti e due dentro, cioè che Ricucci e Ligresti sottoscriveranno almeno la loro quota e forse qualcosa di più. Sensazioni interne, certo. Il mercato risponde negativamente, ma c'è dell'altro. I movimenti degli ultimi giorni, sommati a quelli di dicembre scorso, testimoniano, in modo evidente, un qualcosa di grande che aleggia intorno alla Lazio. In questo senso si attendono notizie dalla Consob. C'è fermento in Svizzera, dove i «rumors» indicano che si stiano tirando le fila d'un movimento (rastrellamento di azioni) ormai destinato a uscire dall'anonimato. Capitalia, che prova a sondare gli umori di Ernesto Bertarelli, non conosce strategie e personaggi che si celano dietro l'operazione. Per ora, nonostante le smentite di rito di Masoni, il gruppo forte di Lazio sa solo d'un sondaggio effettuato da una fiduciaria legata all'Abn Amro. L'uomo-Alinghi, invece, ha un suo piano. Preciso, studiato da tempo. Che non ha raccolto i favori dell'istituto di credito. L'imprenditore farmaceutico, padrone della Serono, è pronto a rompere gli indugi. Non ha gradito che ai suoi rappresentanti sia stata addirittura negata l'audizione. Insieme a lui si muoveranno due partners, legati al mondo alberghiero (la sinergia è sempre quella con il Midas-Jolly). Legato al discorso-Lazio c'è il progetto chiamato a sviluppare il centro sportivo di Formello (con tanto di polo congressi, albergo, centro benessere e con il sogno-eliporto). La verità si conoscerà in poche ore. Il cavaliere bianco è chiamato a sciogliere le riserve, anche se vuole vederci chiaro. Sui bilanci e sulla reale situazione debitoria del club. Per questo sta studiando la strategia migliore per entrare in campo, magari scegliendo un ingresso «morbido». E salvare la Lazio. La Curva Nord e tifosi sognano. «Bertarelli? Sarebbe il nostro sogno, saremmo pronti ad accoglierlo a braccia aperte», sottolinea il direttivo degli Irriducibili. E in radio è già partito il tam-tam per chiamare al capezzale biancoceleste l'armatore di Alinghi. Il presidente Longo, intanto, tranquillizza tutti. «Siamo a posto con la licenza-Uefa, tra poco sistemeremo anche la pratica relativa all'iscrizione in campionato. Siamo pronti per l'aumento di capitale, tra poco si sistemerà tutto. Vogliamo un grande azionista». Bertarelli, appunto. Intanto la società cerca di riannodare il discorso con i giocatori per cercare l'accordo sulle cinque mensilità arretrate da convertire in azioni. Spiega Masoni: «C'erano impedimenti giuridici per i quali non avremmo potuto accettare la controproposta dei giocatori. Quali? Mot

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