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I rossoneri dominano ma non riescono a trovare il gol. Nella ripresa clamorosi errori di Sheva e Pancaro. Dida salva su Zelenka Tra 15 giorni a San Siro assalto ai quarti

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Siro. Ai rossoneri, però, è mancato solo il gol, molto per merito di Blazek, n.1 dello Sparta e della nazionale ceca. Il Milan si presenta con uno schieramento decisamente offensivo, di quelli che piacciono tanto al Cavaliere. Il rientrante Inzaghi e Shevchenko davanti, Kakà alle loro spalle libero di inventare. Seedorf (il migliore dei suoi) e Pirlo a costruire in mezzo al campo, Cafu a scendere sulla fascia e Gattuso ad arpionare palloni per tutti. I rossoneri giocano bene, lo Sparta si vede solo al 6', con un tiro dai trenta metri di Stajner deviato da Dida, infastidito dagli insoliti riflettori bassi che sparano la luce negli occhi. Poi è solo Milan, con Inzaghi che al 19' si libera a centro area e Blazek che respinge il tiro ravvicinato dell'attaccante. Al 31', sempre lui, esce in presa bassa ancora su Inzaghi, liberato da un bellissimo velo di Sheva. La forma di Superpippo non è ancora eccellente e si vede. Come ad inizio partita, anche nel secondo tempo è lo Sparta a tirare per primo in porta, con Zelenka (Dida blocca a terra) e con Poborsky (alto). Al 52' un brivido: I.Gluscevic segna, ma è in netto fuorigioco e la rete viene annullata. Il divario tecnico tra le due squadre è impressionante e al 57' Blazek è ancora protagonista: prima salva su Shevchenko (servito ancora da Seedorf) e poi su Inzaghi. Cinque minuti e ancora Blazek va in presa su un tiro da fuori di Sheva. Per lo Sparta il portiere è mezza squadra. Al 71' Pancaro va di testa, Blazek para ancora e le due punte rossonere si ostacolano, con Sheva che da mezzo metro e a porta vuota calcia fuori. Un minuto ancora e sempre l'ucraino fallisce un altro gol quasi fatto. Incredibile, anche perché alla fine è lo Sparta a chiudere in attacco, proprio come fece contro la Lazio.

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