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Il piano Baraldi alla stretta finale

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Tra oggi e domani la società scioglierà le riserve, legittimando la proroga sull'accordo-quadro relativo alla conversione di cinque mesi di stipendi arretrati in azioni. Sei giocatori hanno già apposto la loro firma in calce sul documento: ora si attende l'adesione di Liverani, Giannichedda e Oddo (tutti e tre i giocatori hanno già manifestato la loro disponibilità). Scontato, invece, il diniego di Couto e Favalli. I giocatori attenderanno fino a giugno l'esito dell'aumento di capitale: solo nel caso in cui si dovesse toccare quota 100 milioni scatterebbe il pagamento-cash. Settimana decisiva in questo senso: si lavora sul prospetto informativo, s'attende una risposta dalle banche in merito all'eventuale costituzione d'un consorzio di garanzia e si cerca di definire il prezzo di emissione delle azioni. Solo Capitalia, al momento, ha fornito il proprio ok incondizionato: l'istituto di credito sottoscriverà, confermandolo, il proprio 5,76%. Nessuna comunicazione ufficiale da parte di Ligresti, che sembra orientato solo a sottoscrivere circa il 5%. Stesso discorso per Ricucci, che negli ultimi giorni ha incrementato la partecipazione in Bnl (fino a circa il 5%), allontandosi ulteriormente dall'orbita-Capitalia. La società confida nella possibilità che i due imprenditori riescano, in coppia, a coprire almeno il 20% dell'aumento di capitale. Merloni, infine, sembra interessato a convertire interessi pregressi in azioni, per circa 8,5 milioni. E nell'ombra c'è chi continua a muoversi per valutare la possibilità d'ingresso nel pacchetto azionario: s'entra in una settimana-verità. Le scadenze incombono: si dovranno infatti preparare la documentazione per ottenere l'iscrizione in campionato e la licenza-Uefa. Fab. Mar.

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