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Sensi mette in regola la Roma

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Per quanto riguarda la Roma, ieri c'è stata una riunione del Cda, l'ennesima fatta verifiche, conti e scadenze, ma ormai le disposizioni del patron giallorosso Franco Sensi sono chiare. Il numero uno di Trigoria ha la ferma intenzione di ripianare tutti i debiti pregressi, a partire da quelli che preoccupano di più alla voce Irpef, quindi con l'erario e poi, di seguito, tutto il resto. Queste grandi manovre, ovviamente servono prima di tutto per garantire un futuro europeo (calcistico) alla squadra con tutto ciò che ne consegue in fatto di proventi televisivi e gettoni di presenza ed inoltre per garantire una totale trasparenza in caso di un eventuale passaggio di mano della società. A proposito, nonostante le puntuali smentite in questione da parte dei protagonisti, il futuro della Roma sembra aver decisamente imboccato la strada russa con l'interesse del gruppo Nafta Moska all'acquisto del pacchetto di maggioranza della società giallorossa anche se al momento sono più i se ed i ma a tenere banco. Ieri, ad esempio è stata una giornata ricca di sussurri e grida in merito alla situazione a partire da un incontro che sarebbe avvenuto lunedì scorso all'Hotel de Russie dove tre dirigenti della Nafta Moska sarebbero stati raggiunti dall'amministratore delegato Rosella Sensi per un incontro interlocutorio, ovvero l'ennesimo approccio di una cordata che ha fatto sapere di essere fortemente intenzionata ad investire nel calcio, magari con quei 400 milioni di euro già ipotizzati al momento dell'entrata in scena e dei quali, almeno un centinaio, da destinare ad una corposa campagna acquisti. I russi, inoltre, hanno una stima incredibile nei confronti di Fabio Capello e, in un disegno della Roma del prossimo futuro, vorrebbero per lui un ruolo di allenatore-manager, seguendo lo stile Manchester. Una cosa però al momento è certa: la Roma rimane saldamente tra le mani del suo primo tifoso, poi quello che accadrà potrebbe essere questione di circostanze più o meno favorevoli in merito ad investimenti che normalmente fa un imprenditore. E poi, analizzando a fondo la situazione, non è neanche escluso che il numero uno di Trigoria possa incontrare Anatoli Kolotilin, il capo della Nafta Moska. D'altronde sono colleghi visto che entrambi si occupano di questioni relative al petrolio. E proprio questa situazione apre a nuovi scenari, o meglio risponde alla domanda sul perché proprio la Roma in cima ai pensieri dei dirigenti dell'Est presi da una grande voglia di calcio europeo. E ieri, girando la manopola della radio, anche questo quesito è stato svelato in quanto si è appreso che alcuni nuovi ricchi russi, sono attualmente in conflitto con il leader russo Putin e quindi, nonostante abbiano dei progetti ambiziosi, si vedono impossibilitati a realizzarli in patria dove i loro beni sarebbero bloccati. La Nafta Moska si occupa di compravendita di greggio e quindi un accordo con Sensi servirebbe come chiave per entrare in nuovi mercati petroliferi. In più c'è la voglia di seguire le orme del pioniere Abramovich e qui, sempre il famoso tam tam dell'etere, in maniera suggestiva, svela che dietro a tutto ci sarebbe proprio il nuovo proprietario del Chelsea il quale, impossibilitato a comprare un'altra squadra, si appoggerebbe a degli affiliati. E meno male che a nessuno è venuto in mente che Abramovich non potendo arrivare ad Emerson ha deciso di prendere in blocco la squadra. Sarebbe stato veramente troppo.

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