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Il rumeno: «Mancano ancora 13 giornate. Sabato tiferemo Inter» Ma basta passi falsi: i punti che contano sono quelli con le piccole

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Stavolta suonare la carica è Christian Chivu, rumeno ex-Ajax arrivato nella capitale per vincere con la Roma. «Vincere un campionato in Italia, uno scudetto a Roma, sarebbe bellissimo. Noi vogliamo farlo e vogliamo fare bene anche in Coppa Uefa». Più chiaro di così non poteva essere. Ma per vincere in Italia conta anche la testa, la mentalità, perché è quella che fa grande una squadra: spiega. «Una grande squadra vince ad Ancona. Abbiamo perso un'occasione e dei punti che spero alla fine non siano decisivi. Se potevamo recuperare i cinque punti al Milan prima, possiamo farlo anche ora. Stiamo lavorando per questo, soltanto che per vincere ci vuole anche tanto carattere. Non si perde o vince lo scudetto nelle partite contro Milan o Juve, ma in quelle con le piccole: speriamo di non dover rimpiangere i punti persi con Brescia e Ancona». Chivu è arrivato in Italia da poco, ma ha già capito come funziona, quanto sia difficile nel nostro campionato mantenere certi livelli. «Vero, noi abbiamo avuto una flessione, il Milan ancora no. Questo vorrà dire che domenica tiferemo Inter... anche se già la domenica scorsa abbiamo tifato Lecce. Loro hanno pareggiato, ma noi non siamo riusciti a vincere. In questi mesi in Italia ho capito che nessuna partita è facile, perché anche le squadre piccole hanno bisogno di dimostrare qualcosa». La Roma adesso deve ripartire e Chivu ci crede. Ha il polso dello spogliatoio e percepisce la voglia di riscatto della squadra. «Vogliamo ripetere una striscia di vittorie come abbiamo fatto nel girone d'andata. Siamo consapevoli che non è facile ma siamo convinti di farlo. Tutti i miei compagni sono pronti. Solo Milan? No, c'è anche la Juve e volendo essere pessimisti, anche la Lazio». L'obiettivo è il Milan in fuga, una squadra alla quale la Roma non ha nulla da invidiare: anche qui è solo una questione di testa. «Non credo che la rosa del Milan sia superiore alla nostra, la differenza è che loro, rispetto a noi, sono più abituati ad avere una pressione maggiore e a vincere: tanto in Italia, quanto in Europa». Inutile pensare alle partite che dovranno giocare Milan e Juve, secondo Chivu la Roma deve pensare solo a se stessa. «Già e vincere, perché con il Siena o col Parma, che lotta per la Champions League, non sarà facile per la Roma. Certo potremmo anche ritrovarci in testa di un punto dopo queste partite». La buona notizia è che Chivu sta bene e sarà pronto per la partita di domenica all'Olimpico. «Non ho più fastidio alla coscia e già domani dovrei tornare ad allenarmi con la squadra, quantomeno ricominciare a correre. Tanti infortuni? Non so perché, forse dipende dal cambio di preparazione o dall'intensità delle partite in Italia». Chiusura su futuro e stipendi. «Le lusinghe di Abramovich mi fanno piacere — dice sulle offerte del Chelsea — ma io sto bene a Roma. Stipendi arretrati? Noi, come tutti coloro che lavorano vogliamo essere pagati. Il nuovo programma di rientro speriamo sia buono per tutti... anche per noi». «No c'è anche la Juventus perché è una squadra che non molla mai e, a voler essere pessimisti, anche la Lazio visto che sta andando così bene».

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