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Napoli «corsaro» a Piacenza Adesso la società può respirare

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SPETTACOLARE 2-3

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Una squadra del rettaggio dei partenopei non può recitare un ruolo comprimaria B. E questo indipendentemente dai tanti problemi societari cui il presidente Naldi sta cercando di porre rimedio. L'esposizione debitoria del Napoli Calcio è paurosa, ma il numero uno della scoietà azzurra continua a dire di avere un piano aziendale per rilanciare finanziariamente il club. Ma, per far sì che Naldi possa lavorare tranquillo, servono i risultati che tirino fuori dalle zone calde della classifica la squadra e assicurino serenità all'ambiente. La squadra e Gigi Simoni, in questo senso, hanno reagito alla grande. Alla vittoria ottenuta al San Paolo sette giorni fa contro il quotato Messina, ha fatto ieri seguito un successo importante a Piacenza. Il Napoli ha commesso qualche errore, soprattutto in fase difensiva e di interdizione, ma non più di quanti ne abbiano commessi i padroni di casa. Alla fine ne è uscita fuori una partita divertente, giocata complessivamente meglio dal Napoli, soprattutto dal punto di vista tattico. Cagni, nel mandare in campo il Piacenza, ha dovuto tenere conto delle assenza di Campagnaro, Guardalben, Radice e Colombo. Acciaccati Patrascu e Cristante (in panchina), mentre erano regolarmente in campo, seppur non a posto, Lucenti, Riccio e Ambrosetti, al rientro dopo due settimane. Comunque spregiudicata la formazione del Piacenza tra le mura amiche del Garilli, col classico 4-3-3. Più prudente Gigi Simoni, che, avendo lasciato a casa Bernini, Portanova, Max Vieri, Montesanto e Quadrini, ha dovuto fare di necessità virtù, mandando in campo una formazione accorta ed equilibrata, con una diga a centrocampo, un'unica punta e un trequartista. I frutti si sono subito visti. Il Napoli non ha sofferto l'assalto del Piacenza, controllando bene i padroni di casa e ripartendo in modo deciso. Dopo quasi un tempo di studio, a passare in vantaggio è stato il Napoli con Tosto. Il vantaggio è durato poco: al 46' Beghetto dal dischetto ha fatto conto pari. A quel punto è iniziata una partita interessante. Piacenza più offensivo, Napoli più accorto, ma senza disdegnare di pungere di rimessa. Così al 71' ancora Tosto, che col Piacenza (sua ex-squadra) deve avere una specie di conto aperto, ha trovato un nuovo spiraglio nella retroguardia piacentina, trovando l'1-2. Ma anche stavolta, il Piacenza ha avuto la forza di risalire la china, trovando il pareggio con Cacia. Ma nulla gli uomini di Cagni hanno potuto sul definitivo 2-3 (arrivato a 4' dalla fine) di Zanini, giocatore a lungo contestato e finalmente decisivo. Adesso, per il Napoli si apriranno opportunità nuove. Il derby di domenica con l'Avellino rievocherà da una parte i tristi fatti del «Partenio», con la morte di un ragazzo di 19 anni e la lunga squalifica del San Paolo, ma concederà agli uomini di Simoni la possibilità di trovare la terza vittoria consecutiva e di abbandonare i bassifondi della cadetteria.

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