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di LUCA CATTANI MILANO — Ripresa al riparo dagli sguardi indiscreti per il Milan reduce ...

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Solo vittorie nel 2004, nessuna sconfitta fuori casa in tutta la stagione. il ruolino del Milan pareva davvero inossidabile, più stupefacente ancora dell'edizione di Sacchi, oppure quella «Capelliana». Eppure, sono bastati i primi 45' dell'Olimpico per il brutto risveglio. Ora, a Carlo Ancelotti non rimane che guardare avanti. Ma è comunque un bel vedere -sia inteso- perché i rossoneri sono più che mai in corsa in Champions League e hanno i favori del pronostico per il tricolore, forti del vantaggio di 5 punti sulla Roma e di 8 sulla Juventus. Meglio comunque, chiudersi a riccio. Ecco il motivo di un Milanello blindato. Chi non era partito per Roma (Pirlo, Tomasson, Maldini, Pancaro e Amborsini) ha proseguito il proprio lavoro sul campo centrale. Aggregato al mini gruppo, pure il giovane attaccante Nicola Pozzi, appena prelevato dal Cesena nella finestra di mercato di gennaio. Per gli altri, lavoro di scarico in vista della trasferta di Lecce, una squadra in piena salute che viene peraltro da due vittorie consecutive, entrambe in trasferta. Si parla a Milano di calo fisico, in effetti evidenziato da uno scorcio di partita contro il Perugia e palesato per tutta la serata dell'Olimpico. Un capo d'accusa respinto dal capo dei preparatori fisici Daniele Tognaccini: «Non credo che in tre giorni si possa avere un calo fisico, vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. In questo momento stiamo facendo un lavoro di forza e di capacità aerobica di base per avere energie fresche per il futuro». È tuttavia escluso che i rossoneri possano risentire dell'impegno infrasettimanale di coppa Italia, visto e considerato che Ancelotti si affiderà in blocco ad altri giocatori. Rispetto alla formazione travolta dalla Lazio, il tecnico rossonero varierà per 8 undicesimi lo schieramento. Rientrerà infatti il brasiliano Dida tra i pali, in difesa, il solo confermato dovrebbe essere Kaladze (visto che Pancaro è squalificato). Con il georgiano (anche se Costacurta nutre ancora qualche speranza), Cafu dall'altra parte, Nesta e Maldini al centro. A centrocampo, Pirlo in cabina di regia, con Gattuso e Seedorf. Per il ruolo di trequartista, Kakà pare nettamente favorito su Rui Costa, mentre in attacco toccherà a Shevchenko e Inzaghi, che mercoledì sera hanno giocato un tempo ciascuno. Ieri lungo faccia a faccia: mercoledì sera Galliani aveva lasciato lo stadio furibondo. Ancelotti ha provato a capire i perché del crollo e intimato al gruppo un rassicurante, «ora non demoralizziamoci».

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