Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Avellino: contestato Zeman, tifoso prende a pugni Tisci

default_image

  • a
  • a
  • a

Tifosi irpini sul sentiero di guerra. Ce l'hanno con l'allenatore boemo, al tredicesimo ko rimediato a Cagliari. Una situazione ormai diventata insostenibile e che rischiA di produrre ulteriori effetti negativi sul già tormentato cammino dell'Avellino, già con l'acqua alla gola. Domenica sera, all'aeroporto Elmas di Cagliari, la contestazione è stata dura. Un tifoso ha colpito con un pugno il centrocampista Tisci, che al Sant'Elia aveva sbagliato un calcio di rigore sul risultato di tre a zero per i padroni di casa. Il procuratore del calciatore, Mariano Grimaldi, ha posto alla società, e in particolare a Pasquale Casillo, un ultimatum: rescissione del contratto o la cessione del calciatore ad altra società. Gli ultrà condannano l'aggressione. Ma annunciano nuove iniziative di protesta: a partire dalla marcia di domenica prossima contro il patron dell'Avellino, Pasqule Casillo, lo stesso Zeman e il direttore sportivo Pavone. L'ex patron del grano è accusato di aver lesinato gli investimenti per tentare di evitare quella che appare sempre di più come una retrocessione annunciata in serie C. Casillo replica. «Mi sento più vittima che colpevole della situazione che si è venuta a creare». «Il problema non è quello di Tisci che vuole andarsene da Avellino - sottolinea - è invece quello di chiedersi perché gli autori dell'ennesima violenza anche stavolta quasi certamente resteranno impuniti». Il mancato rafforzamento dell'organico, secondo Casillo si spiegherebbe con «il clima torbido che è stato creato intorno alla società che sconsiglia ai calciatori di trasferirsi ad Avellino». Una denuncia che sa di autodifesa per una squadra che finora ha vinto, si fa per dire, solo una partita visto che quell'unico successo è arrivato grazie al giudice sportivo nel derby col Napoli. Poi qualche pareggio e tante sconfitte. E i tifosi sono infuriati.

Dai blog