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Montoya spazza via i dubbi «Non vivo da separato in casa E quest'anno vincerò io»

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«Resto per vincere» dice. E ci mancherebbe altro... A novembre Ron Dennis ha annunciato che nel 2005 il colombiano lascerà la Williams-Bmw per correre con gli arcirivali della McLaren-Mercedes? «No problem» dice Montoya. «In realtà avevo firmato già da tempo. E lo sapevano sia Frank Williams, che Patrick Head. Sapevano e mi hanno dato tutto il sostegno possibile per cercare di vincere il mondiale. Sapevano che avrei continuato a cercare di vincere. E non aveva senso che si continuasse a negare. Non importa per chi guiderò in futuro, sono al 100% un pilota della Williams e cercherò di vincere il mondiale. D'altra parte ho anche chiesto a Frank se preferisse che lasciassi la scuderia in anticipo. Gli ho chiesto: «Se senti che non mi vuoi, dimmelo». Mi ha risposto: «Voglio provare a vincere il mondiale prima che te ne vaì. E quindi il mio obiettivo resta sempre quello: vincere il mondiale. E resto qui perchè ho un contratto ed intendo rispettarlo». Ma perchè pensare di lasciare una Williams che lo ha lanciato e che ora si presenta vincente? «Perchè cominci a lavorare con qualcuno e cerchi di raggiungere certi obiettivi. Poi arriva l'ora di cambiare, di provare qualcosa di nuovo per la tua carriera». La nuova macchina l'ha stupito. «Quando l'ho vista ho chiesto: «Siete sicuri che funzionerà?». Ma ora penso che abbiamo fatto una scelta giusta, la macchina sembra più funzionale che bella. Ma quello che conta è che vada forte». Chi l'ha vista per primo è stato però Ralf Schumacher. Basterà per battere finalmente la Ferrari che vince il mondiale costruttori ininterrottamente dal 1999? «Visti i risultati degli ultimi anni la Ferrari dovrebbe essere ancora la Ferrari il punto di riferimento, ma l'anno scorso siamo stati tutti molto vicini, cosa buona per la formula uno. Credo che per il mondiale lotteremo noi, la Ferrari e le McLaren».

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