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di SIMONE VITTA VALENCIA — Ha una mamma italiana, anzi modenese e con un recente passato ...

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È con questa vettura rivoluzionaria che la Williams-Bmw vuole chiudere l'era Ferrari. Quando la scoprono, nel paddock del circuito di Valencia, gli inviati di tutto il mondo restano a bocca aperta: prima ancora di capire se andrà forte, è la sua forma a stupire. Ha la faccia da tricheco il regalo che la Befana porta a Juan Pablo Montoya e Ralf Schumacher. Basta con le evoluzioni, questa è una macchina concettualmente nuova. Al posto del musetto un pò più alto o un pò più basso che ha caratterizzato le monoposto degli ultimi 15 anni, c'è un grande alettone anteriore sostenuto da due grandi supporti ricurvi che ricordano le zanne di un tricheco. E il corpo della macchina ha perso almeno una cinquantina di centimetri. «Non è un esercizio di stile - avverte Patrick Head, direttore tecnico della Williams - ma l'ovvio risultato delle indicazioni avute dalla galleria del vento». Una scommessa, un rischio? «No, una scelta. Ed è anche una delle ragioni per cui abbiamo deciso di presentare la macchina così presto». Perchè lo scorso anno la FW25 diventò competitiva solo dopo sei gran premi. Ma nel 2004 la Williams-Bmw vuole vincere. «Basta con i secondi e terzi posti, sei anni senza mondiali sono stati un dolore. Non mi accontento di nulla di meno che del primo posto» scandisce sir Frank Williams. E Patrick Head ribadisce: «L'ambizione è quella di raggiungere l'obiettivo che ci manca dal 1997. Non era mai successo che il mondiale ci mancasse per tanto tempo. In questo tempo i più forti in tutto sono stati quelli della Ferrari. Ma nel 2004 vogliamo vincere i due mondiali». Il «tricheco» lancerà una nuova «moda»? «Non credo che sarà facile copiarci a breve termine - dice il collaudatore Marc Genè - perchè il muso è solo la parte visibile di una aerodinamica completamente nuova, ma speriamo che lo saremo in futuro. Perchè vorrà dire che questa sarà stata la macchina vincente». I test veri e propri cominceranno da mercoledì 7 a martedì 13 sul circuito di Jerez de la Frontera. In Williams si sono voluti prendere otto settimane di prove per arrivare a Melbourne (dove il mondiale comincerà il 7 marzo) già potenzialmente vincenti. Ma riuscirà questo tricheco a chiudere l'era della Ferrari? Molto dipenderà anche dalla gomme Michelin. Che Ralf Schumacher considera tra i «più» della sua macchina: «I francesi possono sviluppare le gomme sulla base delle indicazioni nostre, della McLaren e della Renault. Se invece in Ferrari sbagliano qualcosa, possono contare solo sulla Sauber come riferimento».

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