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Il Palermo strappa tre punti d'oro

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Il Palermo, qualora non avesse portato a casa i tre punti, avrebbe visto scappare la capolista Atalanta (vittoriosa d'autorità sul Bari) e sarebbe stato raggiunto dalla Ternana. Per fortuna degli uomini di Baldini, tutto questo non si è verificato. L'Albinoleffe è stato sconfitto e, in classifica, tutto è rimasto invariato dopo la diciottesima giornata. Tradotto in numeri, l'Atalanta è rimasta al comando con 38 punti, con i palermitani tenacemente a inseguire, dopo aver perso la testa della classifica (durata appena una giornata) due settimane fa. Però, quel che conta non è vincere il campionato, ma agguantare una delle posizioni utili per salire di categoria. E allora ben vengano i tre punti ottenuti in modo poco brillante contro l'Albinoleffe. Sarebbe presunzione pensare di poter vincere sempre in goleada. A volte bisogna essere umili e sapersi accontentare. Ieri il Palermo ha giocato con grande umiltà contro un avversario che, sebbene blasone e lignaggio non siano da paragonare a quelli siciliani, ha fatto la sua onesta partita, sfoggiando un calcio fluido, pulito e mettendo in difficoltà i quotati padroni di casa. Già in vantaggio con un bel colpo di testa di Toni al 14', il Palermo ha subìto il pareggio di Biava al 28'. L'Albinoleffe, dopo un mese in cui sembrava aver smarrito il bel gioco mostrato in avvio di stagione, sul campo del Palermo è sembrato ritornare ad essere la pericolosa squadra di provincia che aveva impressionato la cadetteria. Eugenio Corini, alla vigilia della gara, aveva detto: «La squadra lombarda mi ricorda il mio Chievo». Proprio vero. Perché gli uomini di Gustinetti hanno giocato col piglio della matricola irriverente, capace di mettere in difficoltà i primi della classe. Alla fine, però, ai lombardi è mancata un filo d'esperienza. Dopo il gol palermitano giunto al 39' ad opera di Di Donato, nella ripresa l'Albinoleffe ha continuiato a giocare bene, ma il Palermo ha smorzato la gara, ha tenuto in mano il pallino del gioco, finendo per prevalere.

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