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Domani sfida decisiva per la Champions, Mancini recupera Fiore. Stam e Stankovic ok

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Società, squadra e tifosi, tutti uniti. Per rispondere alle provocazioni dei grifoni e agli attacchi di chi cerca di scavare nel torbido di una partita che la Lazio voleva solo vincere. All'orizzonte c'è la sfida verità per la Champions, quello snodo decisivo chiamato Besiktas. Servono tre punti, una prova gagliarda, non certo polemiche a oltranza. L'ambiente ha risposto presente, trovando il picco più alto, di coesione, nel grafico stagionale. La società che sospende la collaborazione con «Quelli che...», il diggì De Mita che esce allo scoperto, la Curva Nord che fa scudo sulla banda Mancini e tutela l'immagine del club. I veleni Cosmi ieri ha affidato al suo sito un lapidario «voglio lasciarmi alle spalle polemiche e moralismi ben conoscendo ormai le regole del gioco, secondo le quali c'è chi è buono e chi è cattivo per definizione. Molto spesso a dispetto della realtà dei fatti». Corradi gli ha risposto in modo deciso. «Non abbiamo voluto noi la rissa, mi sembra assurdo che si pensi al fatto che noi potevamo guadagnarci da una situazione simile». La Ventura è tornata sulla rottura tra la Lazio e «Quelli che...». «Non attacco i tifosi ma non è giusto che due persone siano costrette a lasciare lo stadio. Non ho usato l'espressione "animale" e vorrei che la Lazio ne prendesse atto». Nel mirino biancoceleste ci sono anche le frasi di Pappalardo e l'attacco incrociato all'immagine del club. Un affronto sistematico e sospetto: la Curva vigila e dopo l'immagine-modello regalata domenica all'Italia intera è pronta a sostenere via-radio la replica della società. Apprezzata la presa di posizione del diggì De Mita. Che domenica sera, tra l'altro, ha avuto un chiarimento telefonico con Gaucci senior. Il patron ha stigmatizzato l'atteggiamento dei suoi tesserati, il biancoceleste ha invece chiesto scusa per la reazione della Monte Mario. Provocata però dal labiale di Cosmi. Obiettivo Champions E nel marasma post-Perugia si staglia la sfida con il Besitkas. Serve un successo, Mancini lo sa. Il tecnico recupererà Fiore: ieri il centrocampista ha svolto tutto l'allenamento, contro i turchi si riprenderà la fascia destra. Stankovic (che soffre per un dolore al ginocchio) e Stam sembrano recuperati. Quindi la difesa: Mihajlovic squalificato, spazio a uno tra Negro e Couto. Albertini concorre per un posto in mezzo al campo, ma dopo l'ottima prova contro il Perugia, Liverani sembra intoccabile. Muzzi è a disposizione, anche se il tandem Corradi-Inzaghi è in pole position. Oggi rifinitura decisiva alle 17.30: venduti 2 mila biglietti, arbitrerà Markus Merk. Società: giovedì si chiarirà il nodo-quorum. Anche ieri, in Borsa, movimenti per 500 mila euro. Parla Mihajlovic Tre settimane dopo la sfida con il Chelsea e le 8 giornate di squalifica, ecco il Mihajlovic-pensiero. «Voglio cogliere l'occasione per scusarmi con tutto il club per l'espulsione contro il Chelsea, che ha inciso sul risultato finale in modo evidente, e voglio anche rivolgermi ai bambini che non devono prendere come riferimento il mio comportamento di quella notte. Desidero anche precisare che se ho avuto una reazione del genere di certo sono stato provocato e anche in modo indegno, per questo - come era accaduto con Vieira - non ho chiesto scusa a Mutu. Il mio carattere, nel bene e nel male, è questo, ma mi dispiace che la prova televisiva abbia condannato ancora una volta soltanto me quando c'erano le immagini per vedere e capire che cosa avevo subìto».

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