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DOPPIO GUAIO PER ERIKSSON

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Negli occhi e nella mente c'è ancora la tragedia di Nassiriya ed anche al Conero di Ancona, come in tutti gli stadi d'Italia, toccante il ricordo delle vittime. E sono stati momenti di grande commozione. Gli azzurri hanno cantato l'Inno d'Italia e si sono abbracciati durante il minuto di silenzio. Sugli spalti un'altra grande dimostrazione di affetto da parte della gente di Ancona che ha esposto alcuni striscioni per ricordare le 19 vittime italiane della strage di Nassiriya, come quelli con la scritta «Nassiriya, il nostro cuore è con voi» o «In cielo brillano 19 stelle». Decide Di Vaio nella ripresa una partita condizionata da un'Italia che ha giocato a corrente alternata e con troppe prestazioni incolore. Come quella di Zambrotta che ha faticato a ritrovare il passo giusto, ma anche le opache prestazioni del rientrante Tommasi e dello stesso Perrotta. Italia sperimentale, ma sempre da guardare con attenzione. A cominciare dallo schieramento del duo giallorosso Cassano-Totti a lavorare di fino dietro l'ariete della Sampdoria Bazzani. Dietro, in assenza di Nesta, è toccato a Ferrari affiancare Cannavaro, con Oddo e Panucci esterni. Duo delle meraviglie La prima volta insieme in azzurro di Totti e Cassano. Quarantacinque minuti, quanto è stato in campo Cassano, bastano e avanzano a far capire che fa bene Trapattoni a prendere in seria considerazione la candidatura del barese per i prossimi europei. Vederli insieme in azzurro è qualcosa di straordinariamente piacevole, perché i due si trovano a meraviglia. Lanci di prima da parte del capitano giallorosso, giocate di fino per una sintonia perfetta. È mancato solo il gol, ma la qualità del gioco espresso è notevole. Fratelli d'Italia, Totti e Cassano. Il capitano della Roma è unico. Trapattoni non a caso lo ha sempre messo al primo posto nella sua lista, tra gli intoccabili. Sebbene fosse reduce da un infortunio, Francesco Totti ha illuminato la notte di Ancona e riempito il cuore del Trap che sa di dover contare su di lui nella prossima avventura portoghese. E proprio dai piedi del numero dieci azzurro, si sono viste le cose più belle. Palle pennellate sui piedi di Cassano, che ci ha provato nel primo tempo con uno stop di petto ed un destro al volo che hanno denotato ancora una volta, sebbene ce ne fosse bisogno, delle straordinarie doti del barere. Un primo tempo nel quale gli azzurri hanno cercato la profondità per cercare di sorprendere la retroguardia rumena, ma il portiere Lobont ha sempre negato agli azzurri il vantaggio. Mancava Chivu nei rumeni, ma i nostri avversari si sono dimostrati niente affatto teneri, grazie alla saggezza dell'esperto Monteuanu e ai guizzi di Pancu, Mutu e agli inserimenti ficcanti di Bratu e Mitea, pericolosi in più di una occasione. Emozioni e gol Cambia tutto Trapattoni nella ripresa, al fine di dare profondità e peso alla manovra. Dentro Ambrosini e Di Vaio al posto di Tommasi e Cassano, mentre Abbiati ha preso il posto di Toldo, che hanno fatto da apripista agli ulteriori innesti di Marchionni, Castellini e Simone Inzaghi. L'Italia forza i tempi, vuole il vantaggio. E lo trova quando un lampo dell'onnipresente Totti pesca Di Vaio al limite: gran destro di controbalzo, palla radente in fondo al sacco alla sinistra di Lobont. Gran gol, quello dello juventino che va a ringraziare Totti per tanta grazie. E quando poco prima della mezz'ora Totti lascia il campo a Pirlo, un mare di applausi lo accompagnano sotto le docce. Adesso è un'altra partita, vivace, giocataa tutto campo. L'Italia vuole il raddoppio, la Romania cerca il pari, ma Abbiati si supera e dice di no all'indemoniato Mutu. Finisce con la vittoria degli azzurri. Giusto così. Per onorare le vittime della violenza in Iraq e gli azzurri non hanno tradito. Non bellissima come partita, ma con molti spunti per il ct in chiave europeo. La certezza di poter contare su Cassano, che avrà modo di continuare a far brillare la sua stella. Perché dopo averlo visto all'

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