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L'Italia si gioca il visto per Euro 2004 contro la Serbia Montenegro (Rai Uno, ore 20.45)

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Condannata a vincere, stasera a Belgrado come sabato scorso a Milano. È la Nazionale di Trapattoni che stasera al Marakanà di Belgrado (ore 20.45, diretta Rai Uno), cerca il visto per Euro 2004. In contemporanea il Galles ospita la Finlandia. È chiaro che agli azzurri il pari non basta. Servono solo i tre punti per mantenere la testa del girone e tenere a distanza i britannici ad una partita dalla fine. Neppure il tempo per gioire per la straordinaria vittoria sul Galles, che si torna in trincea. È il destino del Trap e della sua Nazionale. Vincere per mantenere il primato nel girone, da confermare poi nell'ultima tappa, quella dell'11 ottobre quando gli azzurri riceveranno l'Azebarjan. Avanti tutta col tridente Squadra che vince non si cambia, figurarsi del modulo. E così Trapattoni non rimescola le carta e conferma per dieci undicesimi la formazione che ha superato sabato a Milano i gallesi, con la sola defezione dell'interista Cristiano Zanetti che ha saltato l'allenamento di rifinitura per il riacutizzarsi del problema alla caviglia. Al suo posto giocherà Tacchinardi, ma in chiave tattica cambierà praticamente nulla. Davanti Trapattoni conferma infattinil tridente che ha affossato il Galles, con Del Piero largo a sinistra a comporre il quadrilatero di centrocampo insieme a Camoranesi, Zanetti e Perrotta, con Inzaghi e Vieri terminale offensivo della manovra azzurra. Trapattoni non cambia neppure l'assetto difensivo, con Panucci che dopo la non brillante prova di San Siro sembrava dover cedere il passo allo scalpitante Oddo. Ed invece confermati i quattro del Meazza, ovvero Panucci, Nesta, Cannavaro e Zambrotta a proteggere la sedici metri di Buffon. «Panucci è un giocatore che ha esperienza internazionale - ha spiegato Trapattoni - e contro il Galles ha fatto un solo errore. Sabato l'ho tolto perchè mi serviva gente fresca ed Oddo ha svolto bene il suo compito ma non ho intenzione di fare turn-over, l'unica novità sarà Tacchinardi al posto di Zanetti che non sta bene». Trap rilancia Tiene la squadra compatta, lontana dall'euforia contagiosa per il successo sul Galles. Non abbiamo vinto ancora nulla, continua a ripetere il tecnico azzurro che chiede ai suoi massima concentrazione in vista di questa partitissima. Poco importa uno stadio caldissimo, poco importa la voglia della Serbia Montenegro di provare a rovesciare le sorti di un girone compromesso. Stavolta il Trap ha ragione. «Giochiamo da Italia, come sappiamo, e non ce ne sarà per nessuno». Fa spallucce il tecnico quando osserva la formazione dei padroni di casa. Per carità, una squadra di tutto rispetto che solo venti giorni fa, in questo stesso stadio, ha rimandato a casa battuto il Galles, ma è innegabile che le assenze di Stankovic, Milajlovic e dello «spagnolo» Kovacevic, regalano meno apprensioni. Ci sarà da soffrire, ma l'Italia è pronta a fare la sua parte. «Ci faranno soffrire, ci attaccheranno, ma lasceranno più spazio al nostro controgioco - aggiunge Trapattoni che non si lascia influenzare dal clima infuocato che gli azzurri troveranno nello stadio della Stella Rossa - La qualificazione è tutta da giocare. Noi vogliamo vincere, questo sia chiaro». E anche stasera non ci sarà posto per lo spettacolo. Come a Milano conta prima il risultato poi, spazio anche al bel gioco. Il monito del Trap è chiaro: «In partite come questa, lo spettacolo, almeno inizialmente, si può anche sacrificare. Quello che conta è prima fare i gol, mettere al sicuro il risultato ed evitare la coda pericolosa degli spareggi. Noi puntiamo al massimo, le somme le tireremo solo alla fine».

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