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MERITO dei giocatori se prosegue la programmazione degli spot per promuovere il calcio, quello vero, ...

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Il trionfo di San Siro, prologo della decisiva trasferta di domani a Belgrado, ha consentito anche di tornare a parlare di calcio giocato, permettendo a Trapattoni di prendersi una bella rivincita su buona parte della critica. Priva di Totti, il commissario tecnico ha abbandonato lo schema tipo Real Madrid, foriero di successi e bel gioco, per tornare al discusso 4-4-2, con Inzaghi, ritenuto fuori forma, al fianco di Vieri in attacco. Una scelta che aveva innescato non pochi commenti negativi. Il campo, però, ha dato ragione al vulcanico Trap e proprio il centravanti del Milan ha segnato tre gol. Come dire, i misteri e la bellezza del calcio. Nostalgia Non si trovano più aggettivi per definire i padroncini della serie B, ai quali, peraltro, fanno buona compagnia parecchi colleghi della A. Probabilmente neppure loro sanno più quello che vogliono. Alcuni comprano e vendono società come fossero caramelle, altri si distinguono per le multiproprietà, perseguendo i loro personali interessi senza una precisa strategia, con il solo obiettivo di fare soldi. In questa situazione non si possono non rimpiangere i «ricchi scemi», vale a dire i presidenti degli anni Sessanta, così bollati da Giulio Onesti, storico presidente del Coni. Basta pensare al bolognese Renato Dall'Ara, il quale affermava convinto «sine qua non» per dire «siamo qui noi». Oppure a Massimino, padre-padrone del Catania, che, in una intervista radiofonica, asserì: «Io può», nel senso che poteva acquistare il centravanti richiesto dai tifosi. Indimenticabile, poi, Costantino Rozzi, reuccio di Ascoli, pronto ad ingaggiare «amalgama», in quanto il suo allenatore aveva detto che la squadra ne mancava. Non erano certo esempi di virtù, né di cultura, ma quanto più simpatici e sinceramente affezionati al proprio club dei signorotti dei nostri giorni. Tromboni Nella difesa del calcio che fu, sono scesi in campo, e era da attenderselo, pure i tromboni. Nel magnificare la prova della Nazionale e l'entusiasmo suscitato, non hanno mancato di sottolineare l'ottimo ascolto televisivo, con oltre dieci milioni di spettatori che hanno visto gratuitamente la partita. Quel gratuitamente lascia perplessi: che i nostalgici pretendano l'abolizione della pay-tv! La televisione a pagamento non sottrae nulla a nessuno, semmai aggiunge una opportunità ai consumatori. I soldi di Murdoch, e prima di Tele+ e Stream, portano benessere al movimento calcistico e se sono divenuti l'elemento base della discordia lo si deve solo all'ingordigia delle società.

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