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IL LEADER DEI «RIVOLTOSI»

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Il presidente del Cagliari e vicepresidente di Lega era infuriato: «è gentaglia, questa è una storia infinita e io mi sono stufato, me ne vado a casa. Per quanto mi riguarda aspetto solo il 16 settembre e la decisione del Tar. Se la giustizia mi darà ragione il Cagliari giocherà, altrimenti mi leverò di mezzo. Cosa è successo? Semplice, hanno cercato di comprare lo sport. La mia anima però non è in vendita e quindi me ne vado a casa, dove ho una famiglia che mi aspetta. Io parlavo di principi e di etica sportiva, su si parla solo di interessi e di miliardi. Ho speso tanto nel calcio e questi sono i risultati». Inoltre Cellino si è dimesso dalla carica di vicepresidente del Consiglio di Lega e da quella di presidente del Cagliari. «Sono sdegnato, non fatemi dire altro»: sono le uniche parole pronunciate da Gianfranco Zola dopo aver appreso dai giornalisti delle doppie dimissioni di Cellino. Volti cupi e tensione palpabile tra i giocatori, quasi scioccati dalla notizia dell'abbandono di Cellino. «È difficile fare un commento a caldo - dice l'allenatore Giampiero Ventura - vorrei prima parlare con Cellino. In questi casi è meglio non fare dichiarazioni. Noi continuiamo ad allenarci, in attesa di giocare, aspettando la partenza del campionato, così come stanno facendo tutte le altre squadre. Mi auguro soltanto - conclude Ventura - che si risolva tutto al più presto».

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