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Verstappen, un giorno di gloria

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A Magny Cours il frutto della rivoluzione dei regolamenti è diventato ufficialmente maturo. Basta guardare come hanno sfrecciato le Minardi di Jos Verstappen e Justin Wilson che distanziano la Ferrari per sette secondi e le altre scuderie regine anche di dieci, basta scrutare la «piccola e nera» che conquista le prequalifiche con il 31/enne olandese. Oggi per la caccia alla pole avrà l'onore di partire per ultimo ed è questa l'immagine della nuova F1. Con la pista completamente asciutta, le gomme completamente da asciutto, il fascino dell'imprevisto che soffiava veloce, la scuderia di Faenza di Giancarlo Minardi è andata lassù, dove mai era riuscita ad arrivare. Vedersi davanti a tutti ha provocato ai meccanici un'emozione talmente grande da bruciare a metà anche questo sogno. Perchè potevano anche fare doppietta ieri le Minardi dei miracoli se sulla vettura di Wilson, nel montare le gomme da asciutto (più leggere di quella da pioggia), qualcuno si fosse ricordato di mettere due chili di benzina per compensare. Una dimenticanza fatale. Per la seconda Minardi tempo annullato per monoposto in sottopeso, il britannico partirà oggi per primo, come ultimo. Faenza batte comunque Maranello per una volta. Succede perchè la Ferrari è laggiù undicesima con Barrichello e dodicesima con Michael Schumacher protagonista di un piccolo incidente con Webber durante le libere (durante il cambio gomme ha ostacolato in uscita la Jaguar dell'australiano). Al tedesco comunque l'ottimismo non manca ed è sostenuto dai riscontri cronometrici. Sotto la pioggia le Rosse avevano fatto molto meglio dei rivali, McLaren (Raikkonen è sprofondato al 17/mo posto) e Williams (Ralf Schumacher al 18/mo), garantendosi la prima fila virtuale.

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