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«IL CALCIO deve smettere di prendere decisioni autonomamente senza rispettare le altre discipline».

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«Ho aspettato la fine del campionato per tirare fuori questo problema perché mi sembrava giusto non creare in corsa ulteriori veleni». Petrucci ha detto di essere rimasto contrariato soprattutto per lo spostamento al sabato delle ultime giornate di serie A. «Va bene far giocare prima le squadre impegnate nelle coppe. Ma tutte le partite no. Questa è la dimostrazione di un'anarchia che si è creata». «Ricordo alla Figc che il Coni ha sempre il potere di indirizzo e di vigilanza. Ci sono precise leggi in tal senso che finché esistono vanno rispettate. Negli ultimi tempi non siamo più stati considerati ed interpellati. E ciò è inammissibile. Anticipare interamente senza preavviso le ultime giornate ha significato danneggiare le altre federazioni. Non solo perché le partite si sono sovrapposte ad altri eventi, ma anche perché c'erano migliaia di schedine del Totocalcio già pronte». Petrucci ha anticipato di avere in programma un incontro con Carraro. «Ci vedremo perché è il momento di chiarire tutto. Non credo che arriveremo a uno scontro. Il problema è la Lega? Il mio unico interlocutore è e resta la federazione. Nel caso in cui la federazione, di cui non metto in discussione l'autonomia, non intervenisse allora potrebbe entrare in scena il Coni». Poi il presidente ha allargato il discorso anche ai media. «Si sta creano una monocultura sportiva sul calcio e questo il Coni non lo può accettare. È una vergogna che nei tg delle varie emittenti non vengano più citati neppure i nomi degli italiani che si laureano campioni del mondo negli altri sport». La risposta di Galliani non si è fatta attendere. «Il calcio non ha violato alcuna regola, ma semplicemente ha anticipato al sabato perché da tanti anni c'è una norma che stabilisce che chi è impegnato nelle coppe può chiedere l'anticipo. Quest'anno abbiamo avuto 3 squadre nelle fasi finali delle coppe. I rapporti con Petrucci rimarranno ottimi». E Luciano Ciocchetti, responsabile nazionale Udc per lo sport, si è schierato accanto a Petrucci. «L'appello del Presidente del Coni è condivisibile perché contiene un giusto richiamo ai valori di fondo che sono alla base di un qualsiasi programma di politica sportiva. Lo sport non può essere solo ed esclusivamente il calcio che ha un ruolo primario ma questo non deve andare a discapito di altre discipline sportive spesso relegate ad un ruolo marginale».

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