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Delvecchio e Corradi L'Italia va

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Una cornice di pubblico che la nazionale non è troppo abituata ad avere intorno: 22000 persone in delirio per i ragazzi di Trapattoni, uno stadio traboccante gioia e gratitudine. L'Italia, accolta da una travolgente ondata d'amore in Molise, dove non era mai venuta a giocare, era scesa a Campobasso per saldare un debito d'onore: quello contratto con San Giuliano di Puglia qualche mese fa, quando in novembre, in occasione dell'amichevole giocata a Pescara contro la Turchia (e il cui incasso venne devoluto ai terremotati molisani), gli azzurri incontrarono la popolazione del centro colpito dal sisma e promisero, d'accordo con la Federcalcio, che sarebbero andati a giocare una partita in quella terra ferita dalla furia degli elementi. Al Romagnoli di Campobasso, uno stadio in cui da troppo tempo manca il calcio che conta, la presenza più importante non erano i 19 uomini a disposizione del Trap, ma i 66 ragazzini compagni di scuola di quelli, meno fortunati di loro, rimasti sotto le macerie dell'edificio crollato in seguito al terremoto che il 31 ottobre 2002 sconvolse il piccolo centro e si portò via 27 alunni della scuola «Francesco Jovine» (oltre a tre adulti). I piccoli di San Giuliano, in tribuna ad assistere all'incontro ospiti della Figc, hanno potuto applaudire ed essere applauditi: prima dell'inizio della partita, l'intero stadio ha tributato ai 66 un emozionato applauso. Chiaramente, a fronte di un simile antefatto, il fattore agonistico scivola in secondo piano. Ma per Trapattoni l'appuntamento con l'Irlanda del Nord era comunque importante per capire chi, fra le seconde linee (tanti titolari non c'erano), gli dà maggiori garanzie, anche in vista della trasferta dell'11 giugno in Finlandia, in cui gli azzurri si giocheranno molte chance di qualificarsi agli Europei del 2004. L'Italia, complice anche la pochezza degli avversari, ha fatto la sua bella figurina. Trapattoni ha insistito sul «modulo Real Madrid», che finora ha avuto buoni esiti, e ha piazzato Fiore, Miccoli e Di Vaio alle spalle di Corradi: meglio quest'ultimo, autore del gol dell'1-0 e costante pericolo per la difesa avversaria. Molto positiva l'Italia sulle fasce, dove Oddo da una parte e Grosso dall'altra si sono proposti con ripetuti cross e incursioni. Non per niente, proprio da un assist di Oddo dalla destra, Corradi ha segnato al 31' anticipando il suo marcatore McCartney e approfittando di un'indecisione del portiere irlandese Taylor. La ripresa, con la classica serie di sostituzioni, ha tolto un po' di sapore alla sfida, ma l'Italia ha trova comunque il raddoppio al 22': bellissimo esterno in profondità (da metà campo) di Di Natale per Delvecchio, che, involatosi in contropiede, ha trafitto Carrol anche lui di esterno, per un 2-0 che è quantomeno di buon auspicio per i futuri impegni della nazionale.

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