Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Cuper non molla: «Inter, resto e vinco»

default_image

Juve contro la Reggina senza 6 titolari. Milan, per battere il Bologna c'è Rivaldo

  • a
  • a
  • a

LIPPI VARA LA JUVE 2 - Per i bianconeri, reduci da cinque giorni eccezionali, con la conquista dello scudetto e la strepitosa vittoria sul Real, la trasferta di Reggio Calabria sarà l'occasione di dare spazio a chi ha giocato di meno e far rifiatare i migliori. Ecco allora che torna di moda la parola turn over, con ben sei giocatori non convocati: Thuram, Tudor, Tacchinardi, Trezeguet, Del Piero e Nedved sono rimasti a Torino al pari dello squalificato Ferrara. Spazio, insomma, alla Juve 2. Visto che la Reggina è in lotta per la salvezza insieme all'Atalanta, c'è chi potrebbe storcere il naso leggendo l'undici scelto da Lippi, ma il tecnico zittisce immediatamente le voci maliziose: «Io il turn over l'ho fatto dall'inizio dell'anno, quindi che nessuno si permetta di dire che non teniamo un comportamento giusto e corretto». ANCELOTTI NON FA SCONTI - Parola d'ordine: dimenticare la Champions. Almeno per qualche giorno. All'orizzonte, prima di Manchester, c'è anche Roma e l'andata della finale di Coppa Italia, ma Carlo Ancelotti vuole tenere la barra sul campionato: «Contro il Bologna è una partita importante, bisogna chiudere matematicamente il discorso relativo all'ingresso nelle prime quattro per garantirci la Champions dell'anno prossimo, indipendentemente da come andrà la sfida con la Juve. Per questo, non faremo calcoli e andrà in campo la formazione migliore». Le uniche novità importanti, rispetto all'Euroderby di martedì, saranno in attacco, col rilancio di Rivaldo e Tomasson, mentre in porta ci sarà ancora Abbiati, decisivo nel finale della gara con l'Inter. CUPER NON MOLLA — «Sono certo che resterò e vincerò e questa idea nessuna me la farà cambiare», è l'ultimo aforisma del tecnico argentino, messo in croce dall'insoddisfazione nerazzurra. Cuper si difende e chiede in estrema sintesi, alla gente - in questo caso Moratti «paziente Massimo» (che ieri ha festeggiato... in silenzio il suo 58/mo compleanno) e il popolo interista tutto - di contare ancora su di lui. Più che quel risultato europeo - fallito ma comunque onorevole - nè lo scudetto evaporato ancora una volta che non soddisfa il popolo nerazzurro: «Li capisco, è molto dura. Ogni volta che mi siedo in panchina e guardo la curva penso che sarà difficile per loro aspettare. Ma una stagione così dura ci servirà da esperienza per il prossimo campionato». Resta da vedere se Moratti vorrà puntare ancora sul suo progetto che ha mostrato storture evidenti. Cuper si sente al sicuro, Modena oggi (convocati Kallon, Crespo e Recoba per l'attacco in vista di un match «da vincere non per me ma per l'Inter») e la sfida di San Siro col Perugia tra una settimana non sono per lui le fermate che precedono il capolinea. Chissà se così la pensa anche Moratti.

Dai blog