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Anche la Pennetta saluta il Foro

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Anna Smashnova (chiedo scusa al suo allenatore-marito Claudio Pistolesi, ma io la chiamerò sempre così) è una giocatrice che sembra fatta apposta per dimostrare che non bisogna essere grandi atlete per diventare forti. Nata a Minsk, in Bielorussia, si è trasferita con la famiglia in Israele nel 1990 quando aveva 14 anni. A 18 era già nelle prime 50 del mondo ma fu costretta quasi ad abbandonare l'attività per due anni a causa del servizio militare, che in Israele è davvero obbligatorio per tutti. Precipitata al numero 150 in classifica è riuscita a risalire, grazie all'aiuto di Pistolesi che ha ben lavorato sulle qualità di pazienza, di resistenza ma anche di saggezza tattica della futura moglie. Ieri la Pennetta ha fatto tutto il possibile per attaccare quelle palle alte ed arrotate che la Smashnova le rinviava con una regolarità scoraggiante. La nostra giocatrice, che aveva concluso tardi la sera prima il suo incontro con l'argentina Fernandez, è stata anche in vantaggio per 4 a 2 sia nel primo che nel secondo set. Sul 5 a 4 per la sua avversaria nel secondo set la Pennetta ha annullato due match point giocando con grande coraggio. È riuscita ad allungare la partita al tie-break , dove è risalita dal 2 a 6 fino al 4 a 6 prima di arrendersi dopo un'ora e 50 minuti di partita. Credo sia giusto avere fiducia in questa ragazza di Brindisi che è arrivata al grande tennis un po' più tardi delle sue coetanee. I progressi compiuti negli ultimi mesi sono incoraggianti ma lo sono soprattutto il suo gioco aggressivo e coraggioso. Nella giornata che ha visto il ritiro di Monica Seles (ha abbandonato a metà del secondo set per un infortunio al piede), Jennifer Capriati ha vinto più facilmente del previsto contro la colombiana Zuluaga. Ha faticato molto, invece, la slovacca Daniela Hantuchova per battere la mancina spagnola Magui Serna. Ha sorpreso la sconfitta di Magdalena Maleeva, che aveva eliminato la nostra Farina, contro la slovena Tina Pisnik, meno quella della sorella di Marat Safin, Dinara, contro la giapponese Sugiyama. A mio parere merita grande attenzione la russa Anastasia Myskina, che ha il fisico da mannequin, ma gioca un bel tennis. Ieri ha battuto in due set Maja Matevzic che aveva battuto la Schiavone. Solo la rapidità con cui la Capriati ha vinto il suo incontro ha evitato una brutta gaffe agli organizzatori che avevano programmato sul campo della Pallacorda l'incontro della Pennetta pur sapendo che le telecamere di Stream non vi sarebbero arrivate. Così è stato possibile spostare la Pennetta sul campo centrale e consentire agli italiani di vedere in azione quella che promette di essere tra qualche mese la nostra più forte tennista.

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