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MILANO — A meno di clamorosi colpi di scena, a Hector Cuper mancano due partite sulla panchina dell'Inter ...

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La «condicio sine qua non» per far rimanere l'argentino all'Inter era che questi vincesse la Champions. Obiettivo fallito e adesso Moratti sarà costretto a fare delle scelte. Certo, Cuper aveva chiesto due esterni e un attaccante facile da gestire. Ha avuto in cambio Batistuta (che non può giocare in Europa e difficile da tenere in panchina in campionato, infortunio a parte) e nessun esterno di ruolo. Ma sono i risultati quelli che contano e Cuper, in due anni, non ne ha ottenuti molti. A fine gara è un Cuper deluso, ma fiero, quello che si intrattiene con i cronisit: «So che adesso inizieranno i processi, ma io, fosse per me, rimarrei. Penso che i risultati ottenuti in due anni bastino per una conferma. Ancelotti mi ha difeso? Lo ringrazio, anche lui è un allenatore e sa come vanno certe cose. La partita è stata decisa da episodi. Se avessimo segnato il secondo gol con Kallon e Cordoba, a questo punto le parti sarebbero invertite. Certo, a fine campionato qualcuno dovrà tirare le somme, ma quel qualcuno non sono io. Però l'Inter, anche contro il Milan, ha sempre provato a giocare, a imporsi. Poi, se la palla non entra si perde. Troppi giocatori fuori forma? Prima di entrare in campo non lo erano». Stravolto dalla delusione anche Fabio Cannavaro, che, nonostante abbia giocato una discreta partita, non è riuscito ad arginare gli avanti milanisti: «Usciamo per errori commessi da noi. Nel primo tempo, ad esempio, li abbiamo aspettati troppo e abbiamo subito il gol. Certo, nella ripresa abbiamo attaccato, ma ci siamo svegliati troppo tardi». Depresso anche capitan Zanetti: «La semifinale l'abbiamo persa nella gara d'andata. È un paradosso, ma lo 0-0 ci ha penalizzato. Nel ritorno abbiamo fatto il possibile. Gli assenti erano tanti, ma chi ha giocato ha dato il massimo. Potevamo fare il secondo gol con Kallon. Ci è andata male». Così Martins (che quasi sicuramente sarà girato in prestito), nel suo italiano non perfetto: «Ho segnato, sono contento, peccato che il gol non sia servito a nulla. Ho giocato poco quest'anno, ma i miei gol li ho fatti». Scuro in volto anche Moratti, uscito dagli spogliatoi nerazzurri quasi un'ora dopo la fine della partita. «Una grande delusione - è stato il suo esordio davanti ai giornalisti -, uscire senza perdere è molto fastidioso. Il bilancio della partita non è negativo, ma la conclusione sì.» Pao.Tom.

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