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Basket I giallorossi sbancano Avellino nell'ultimo turno e chiudono al secondo posto

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Roma vola in Eurolega

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Difesa dura e tanti tiri dal perimetro per cercare di accorciare un divario tecnico evidentissimo. E dopo aver sofferto e visto l'inferno, la squadra di Bucchi, scossa da capitan Tonolli e poi trascinata da Parker, Myers e Santiago ha colto il successo, 74-79, che le assicura quel secondo posto che potrebbe voler dire Eurolega se a vincere lo scudetto sarà la Benetton, la Skipper o, è ovvio, la stessa Roma. Impensabile un piazzamento del genere all'inizio della stagione. Risultato che premia gli sforzi della famiglia Toti ed il grande lavoro di due gentleman del parquet come Bucchi e Brunamonti. Ma la strada del successo s'è mostrata subito piena di trappole. Evidentemente la lezione di Livorno, sull'approccio alla gara, non deve poi essere servita a tanto. Se è vero che per una sola volta nei primi 20' la Virtus Roma è riuscita mettere il naso avanti, ed è stato quando Myers ha insaccato dai 6,25 il tiro del 2-3 che ha fatto scattare come molle il centinaio di tifosi giunti dalla capitale. Poi la freschezza, la pericolosità nel tiro dalla lunga e la voglia di credere su ogni pallone dei ragazzi di Markovski hanno fatto il resto. Troppo spesso i giallorossi di Bucchi sono giunti su possibili recuperi con un attimo di ritardo oppure hanno dato spazio alla foga avellinese a rimbalzo offensivo. E così la partita è diventata una dura gara in salita con Roma spesso sulle ginocchia. Un Santiago troppo avulso ha giocato malamente i primi palloni della gara mentre l'Air ha trovato punti dai suoi esterni. 13-8, grazie a Vanterpool e Middleton, per i padroni di casa prima che anche Koutsopoulos entrasse di prepotenza nella salve di tiri da tre. -11 (21-10) al 6'40 del primo quarto con Parker e Myers a tenere in piedi la baracca. Tanto che è sembrato miracoloso il 24-20 con cui si sono chiusi i primi 10'. Il 27-25, con due liberi di Santiago, ha illuso poco perchè nel volgere di un amen, pure se Bucchi aveva chiamato nella tenzone Righetti, Bonora e Tusek, Avellino è volata fino sul +12, 39-27, con Roma incapace di entrare nel ritmo della partita. Ma la Virtus ha avuto un sussulto d'orgoglio, pur con Myers in panchina per tre falli, e con quattro punti consecutivi di Parker e due liberi di Tusek ha chiuso in linea di galleggiamento, 42-38 i primi 20'. E questo sforzo s'è rivelato essenziale perchè nella seconda frazione la Virtus, spronata da Bucchi negli spogliatoi, ha fatto crescere la sua intensità difensiva. Ed in attacco Santiago ha cominciato a far sentire la sua presenza e questo ha consentito ai giallorossi a far male da fuori. E il primo a gridare la voglia d'Europa di Roma è stato Tonolli che con il terzo canestro personale da tre ha regalato il primo miniallungo, 54-57. Avellino ha ruggito la sua rabbia ma nulla ha potuto contro il duo Myers-Parker che ha creato il solco decisivo. Carlton ha messo a segno 0-6 per il 65-77 e poi Parker, con una giocata al limite del fantiascentifico per quoziente di difficoltà, ha insaccato il 67-77. Le paure sono svanite e finalmente Bucchi ha potuto alzare le braccia al cielo. Roma è seconda ed affronterà la vincente della sfida tra Biella e Napoli ed ha voglia di continuare a divertirsi.

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