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Di Canio ringrazia «Affetto impagabile»

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L'argomento principe dell'attualità biancoceleste è griffata dall'immagine-ricordo-speranza legata all'ex numero 7 tutto grinta e talento. Mancini gli apre la porte: «Lui è laziale, i tifosi lo amano, non credo sia un problema riprenderlo, perché a luglio si svincolerà a parametro zero». E lui, Paolo l'aquilotto, risponde lusingato. «Tanto affetto è impagabile». Insomma i tasselli si stanno incastonando nel puzzle dei desideri d'un popolo intero: manca solo la firma e Di Canio tornerà a vestire il biancoceleste. Il mercato è però intrecciato a doppio filo alla situazione societaria, che entra nelle 48 ore decisive per dirimere il nodo legato all'accordo-quadro sugli stipendi. Entro mercoledì la società vuole ottenere una risposta definitiva dai giocatori: ormai l'accordo non può essere più procrastinato. Dall'intesa dovrebbero rimanere fuori Stam, Chiesa e Lopez: martedì prima del comitato strategico, faccia a faccia decisivo con la squadra. E sabato, prima di Lazio-Juve, la Nord chiamerà a gran voce l'attuale management e forse anche la squadra: un tributo per il lavoro compiuto da Longo, Pessi e Baraldi. Ieri l'amministratore delegato, attraverso le frequenze de «La Voce della Nord» ha ribadito che la società continuerà a «investire sui tifosi, ripetendo iniziative come quelle di Lazio-Porto». Subito dopo la sfida con i bianconeri all'Olimpico potrebbero giocare le aquilotte dell'Enterprise: un'altra iniziativa sviluppata dal vicepresidente Roberto Pessi.

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