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PESCARA — «Mi auguro che l'attuale dirigenza della Federazione italiana tennis vada via.

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Lo ha detto a Pescara l'ex tennista e commissario tecnico della nazionale italiana, Claudio Panatta presentando ai la manifestazione Un campione per amico. Secondo Panatta «peggio di così la situazione della Federazione e del tennis in Italia non potrebbe andare». «È tutto fermo - ha detto ancora - e non c'è più nemmeno un centro tecnico. A questo punto l'aspetto più importante è mandare a casa personaggi che hanno poco a che vedere con il tennis». Quanto alle candidature per il rinnovo dei vertici della Fit «c'è tempo», ha detto Panatta. «Non escludo niente - ha spiegato -, nemmeno una mia candidatura per la presidenza, ma per il momento occorre una riflessione collettiva del gruppo di persone che si oppongono all'attuale dirigenza, che ritengo sia la peggiore che abbiamo avuto». Immediata la replica della Federazione. «Meglio esser criticati, se a farlo è l'ex dirigente Adriano Panatta». La Federtennis, per voce del suo direttore della comunicazione Giancarlo Baccini, replica con ironia alle accuse lanciate da Pescara dall'ex campione azzurro all'attuale dirigenza federale e che non ha poi escluso una sua candidatura alla presidenza della Fit. «La Fit - afferma Baccini - accoglie con sollievo le dichiarazioni rilasciate a Pescara da Adriano Panatta. Visti i metodi con i quali per oltre vent'anni l'ex direttore tecnico, ex capitano di Coppa Davis, ex direttore del Centro federale ed ex responsabile del coordinamento delle aree professionistiche federali ha governato il tennis italiano, e soprattutto visti i risultati del suo lavoro, sarebbe infatti preoccupante godere della sua approvazione. E se poi si candidasse davvero alla presidenza...In bocca al lupo!».

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