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Il Portogallo ha speso 98 milioni per la costruzione e il rifacimento di 10 stadi L'attesa competizione partirà ufficialmente il 12 giugno del prossimo anno

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Europei, conto alla rovescia

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L'avvicinarsi della grande competizione calcistica, che inizierà il 12 giugno 2004 in Portogallo, è avvertita con molta trepidazione dal governo locale, conscio della grande opportunità che potrà avere a livello pubblicitario, economico e di prestigio. Il campionato europeo di calcio del 2004 è l'evento sportivo più importante mai organizzato nella nazione lusitana. Otto miliardi di persone seguiranno le varie fasi attraverso la televisione, 350 mila gli stranieri attesi; 8 mila i giornalisti che seguiranno la cerimonia di apertura nel nuovo stadio das Antas a Oporto. È prevista la costruzione di sette nuovi stadi, la ristrutturazione ed ampliamento di altri tre, il miglioramento delle infrastrutture che li circondano e la costruzione di nuovi itinerari di accesso ai medesimi, oltre al miglioramento di strutture di primaria importanza come ospedali ed aeroporti. È stato deciso di investire e lo stato lusitano non ha lesinato spese: è stato stanziato un esborso di 98 milioni di euro per la costruzione o il rifacimento dei dieci stadi coinvolti nella manifestazione (ai quali si addizioneranno i finanziamenti privati delle quattro società di calcio Boavista, Porto, Benfica e Sporting per la compartecipazione dei lavori nei loro stadi). Inoltre è stato approvato uno stanziamento di 79,5 milioni di euro per contribuire all'ammodernamento della rete viaria intorno ai luoghi dove si svolgeranno gli avvenimenti sportivi e per la costruzione di parcheggi. Le città di Braga, Guimaraes, Oporto (impianto della squadra del Porto), Aveiro, Lisbona, Faro avranno stadi nuovi, mentre saranno ristrutturati quelli di Coimbra, Leiria e Oporto (stadio del Boavista). La costruzione e la ristrutturazione degli impianti di gioco, ove si terranno le manifestazioni sportive, destano però molta preoccupazione a livello di opinione pubblica. Il direttore del torneo, Antonio Laranjo, 44 anni, già tra i responsabili di Expo'98, al contrario ostenta sicurezza affermando: «Il limite che ci siamo dati per il completamento dei lavori, è il 30 di settembre di quest'anno, il che non significa che non ci saranno degli impianti già pronti a giugno. Sono tranquillo. Il prezzo dei biglietti? Non dipendono da me, bensì sono adeguati ad una realtà che si chiama Campionato Europeo di calcio. Il loro costo avrà come punto di partenza Euro2000; a ciò dovremo aggiungere i valori medi dell'inflazione nell'Unione Europea». Ma il timore più grande nel paese lusitano è che il prezzo dei biglietti possa allontanare i portoghesi dalla manifestazione. Fatti alcuni calcoli, visto i parametri che verranno utilizzati, un biglietto per una partita del girone iniziale non costerà meno di 50 Euro.

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