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A Milano pari spettacolo col Newcastle (2-2) Ora sfida qualificazione contro il Leverkusen

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Il pari con il Newcastle giunge alla fine di un incontro più volte vicino a trasformarsi in uno psicodramma. Del resto, giocare una delle gare più difficili e importanti della stagione senza poter contare su una decina di uomini non è il massimo della vita; Cuper non ci pensa e prova a imbastire una formazione degna con il materiale umano di cui dispone: ma sa già che le assenze di Materazzi, Almeyda, Crespo, Kallon, Dalmat, Morfeo, Cristiano Zanetti non potranno non pesare. Eppure la primissima azione dell'incontro segnala un'Inter vogliosa e motivata: a Vieri servono appena 35" per combinare con Emre una percussione che, previo svarione di O'Brien, porta il turco al tiro: alto di poco. Ma già al 4' Solano ricorda al pubblico di casa che anche questa gara sarà foriera di sofferenza e patemi: il centrocampista peruviano tira al volo da fuori area e prende in pieno la traversa. Il Newcastle sembra crederci di più: il punto in meno in classifica rispetto all'Inter regala agli inglesi forze e stimoli. Al 19' Shearer penetra in area da sinistra e mette in mezzo un rasoterra: Cannavaro e Cordoba non ci arrivano, Coco scivola, il pallone finisce a Solano che tira sull'attento Toldo. Tre minuti dopo è Jenas a scendere per vie centrali fino all'area (senza trovare opposizione) e ad impegnare il portiere nerazzurro. L'Inter continua a non imbastire un bel nulla. Javier Zanetti prova a scuotere i suoi con una cavalcata delle sue: il tiro che la corona è centrale. La partita si incattivisce, e l'arbitro Cardoso fa poco per tenerla in pugno. Al Newcastle figurarsi non dispiace che il match scada nello scontro fisico. Il centrocampo di Cuper non filtra quasi mai le folate dei britannici; sull'out sinistro Coco e Guly sono una coppia più che anonima, e non stupisce che proprio da quel settore giunga, al 41', il vantaggio del Newcastle: Bellamy supera Guly e può appoggiare a centro area, dove Shearer, in agguato, anticipa Zanetti e batte Toldo. Assenti, nell'occasione, Cannavaro e Cordoba. Il disastro, all'intervallo, è nell'aria. Cuper inserisce Martins (una punta) per Guly e disegna un'Inter più sensata, con Emre e Sergio Conceiçao più arretrati e Okan in mezzo a far diga. Come per magia, i nerazzurri pareggiano subito: proprio il giovane Martins apre per Conceiçao, che crossa perfettamente per Vieri. Bobo inzucca e segna il suo primo gol in Champions. Ma la beffa è dietro l'angolo: al 4' Robert crossa dalla tre quarti, Toldo sembra esserci ma il pallone gli sfugge e finisce a Shearer, che a porta vuota non può non insaccare. L'1-2 è una mazzata, ma l'Inter sa che non può demordere: Vieri ci prova in ogni modo, al 14' Given gli devia in corner un potente rasoterra. Due minuti dopo i nerazzurri toccano di nuovo il cielo con un dito: su una punizione di Emre dalla sinistra, Cordoba in splendida elevazione colpisce di testa e firma il nuovo pari. La squadra di Cuper ci mette l'anima; Vieri pure troppo, visto che si fa ammonire per proteste e sarà squalificato. Emre è costretto a uscire per un guaio agli adduttori, all'Inter inizia a non dispiacere l'idea del pari, e il Newcastle, con le tre punte, riprende coraggio: Shearer prova ancora a impegnare Toldo in un paio di occasioni. Ma il risultato non cambia più: ogni verdetto è rinviato.

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