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Formazione permanente per l'irrigazione 4.0, apre il primo centro italiano

Diverse le iniziative messe in atto dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, per contrastare il dissesto idrologico nel territorio di sua competenza che si estende per oltre 80.000 ettari e comprende 105 Comuni tra Bergamo, Brescia, Cremona e Lecco. L’antica cascina, sita a Medolago, è stata oggetto di un sapiente progetto di recupero che l’ha resa un centro polifunzionale moderno e tecnologico, pur nel rispetto delle caratteristiche architettoniche originarie. La struttura tipica della cascina lombarda è stata mantenuta e valorizzata, alla quale sono stati aggiunti degli elementi moderni proprio a sottolineare la fusione tra passato e futuro. Oltre alla centrale di controllo dell’impianto di irrigazione 4.0, sono presenti gli uffici tecnici del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca, diverse aule per incontri, confronti, riunioni e laboratori didattici, un punto ristoro e infine una grande sala convegni polivalente con pareti apribili al fine di poter organizzare conferenze e manifestazioni parzialmente all’aperto. A testimoniare la lungimiranza di questa innovativa idea, i finanziamenti ricevuti dal Ministero dell’Agricoltura: in totale sono più di 13 i milioni investiti. Tutti gli enti coinvolti hanno creduto in questo importante progetto e lo hanno sostenuto in un’ottica di ecosostenibilità, risparmio energetico e gestione mirata delle risorse idriche. Fra gli interventi messi in atto dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca per contrastare il dissesto idrogeologico su tutto il territorio di competenza, a questi va ad aggiungersi il ripristino dell’ antico sedime della roggia Martinenga nel tratto compreso tra il punto di derivazione nel comune di Cavernago, presso Cascina Isotta, fino al “Fosso Bergamasco” in comune di Romano di Lombardia Due i principali obiettivi di quest’opera: evitare le esondazioni e garantire maggiore tutela ambientale. Il ripristino della roggia Martinenga  consentirà di allontanare le acque meteoriche in esubero evitando sovraccarichi idraulici e garantirà, nella stagione non irrigua, una minima portata idrica negli alvei. 

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