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Belve, Ornella Vanoni spudorata confessa il "vizietto". Fagnani di sasso

Giada Oricchio
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Ornella Vanoni belvissima tra le belve: è sua la zampata più spudorata di Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani su Rai2. Nella puntata finale, l’iconica artista, appoggiata placidamente sulla poltroncina dello studio, ha ripercorso la sua vita senza filtri e senza falsi pudori: a 80 anni ha superato la patologica timidezza rivelandosi ironica e simpatica. Vanoni comincia bene: “Che belva mi sento? Un cane, un cavallo, ma mi piace molto la mucca per quell’odore di erba, di cac*a”.

Bella, alta, borghese ricca e annoiata. Così si descrive l’interprete della musica italiana: “Mi chiamavano c**o d’oro, chiappe parlanti. Dove abitavo, in Largo Treves, era tutto finestroni e io giravo nuda. Mi dicevano ‘oh ma ti ho visto dalle finestre’. Era vero. Sì, sono scostumata C’era un periodo in cui avevo solo due paia di mutande, un paio nere e le altre bianche.”.

Fagnani ride: “Le usava con parsimonia?”, “Molta… la sera uscivo con gonna e tacchi a spillo. Bisogna per forza avere le mutande? Non è detto…” risponde Vanoni con sincera liberazione. L’imitazione di Virginia Raffaele le piace, ma precisa “non l’ho mai data via come una frisbee”. Vanoni ricorda le sue avventure: a uno sceicco mandò tulipani gialli la mattina dopo, ma lui nemmeno un diamante piccolino, e all’Avvocato Agnelli, che la contattò tramite un collaboratore, mandò a dire di chiamarla di persona: “Mai più sentito, tanto faceva le avances a tutte”.

Il grande amore è stato Gino Paoli, oggi suo amico: “Sì, ma mi ha fatto soffrire”, mentre Giorgio Strehler è stato l’uomo che l’ha amata più di ogni altro. Una storia tormentata fatta di sesso estremo e droga: “Lo lasciai, mi richiamò per farmi tornare con lui. Dissi di no perché sapevo che non sarebbe cambiato”.  Sincera sul dualismo con Mina: “Eravamo molto amiche, la sera uscivamo insieme, a lei le piaceva molto giocare a carte, voleva insegnarmelo, ma niente, mi cadono di mano – ha detto Vanoni - Rispetto a lei mi sentivo la numero due. Poi ho capito che eravamo brave entrambe, solo diverse nello stile”. Il rimpianto è aver rifiutato la canzone “Grande Grande Grande” resa celebre proprio da Mina. Nel corso dell’intervista, Ornella Vanoni ha ricordato che la madre la pregò di accettare (“è un successo sicuro”), ma lei non volle ritenendo che fosse un testo volgare e allusivo “a quella roba lì, dai hai capito: sei grande, grande, grande, come te non c’è nessuno… cosa voleva dire?!”.

L’artista ha parlato anche dei suoi vizi: “Dopo tre giorni insonni, mi consigliarono le canne. Adesso le rollo da sola, sono il mio sonnifero, una la sera prima di andare a dormire” ha confermato Vanoni rivelando un aneddoto: “Quando cammino per strada i ragazzi mi urlano ‘Ornella! Io non ho lavoro ma rollo da Dio, vengo a farti da badante”. E poi quella volta in cui si ubriacò fino a finire dritta sul pavimento: “Durante una serata in compagnia di Renato Zero ho bevuto così tanto che quando tornai in albergo sono svenuta dritta di faccia. Un giorno avevo la pancia così gonfia che sembravo lo zeppelin, lì decisi di rallentare”. Il sogno nel cassetto? “Mi piacerebbe recitare, non solo in un film anche in una serie tv” ha detto con un sorriso naif e disarmante la grande Ornella.

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