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A Montecarlo brillano le stelle del circo italiano

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Francesco Puglisi
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Dopo due anni di stop forzato si sono riaccese le luci sotto lo chapitau di Fontvieille del Festival Mondiale del circo di Montecarlo. Una tradizione questa che dura da 49 anni e fermata soltanto per la morte della Principessa Grace e per i due anni di pandemia. Nel lontano 1974 il Principe Ranieri III e la bellissima consorte l’attrice Grace Kelly decisero di organizzare una manifestazione che racchiudesse i numeri uno del circo mondiale, fu un successo e la manifestazione è entrata a tutti gli effetti tra i grandi eventi del Principato di Monaco acquistando sempre più potere e importanza nonostante in altri Paesi del mondo nell’ultimo ventennio si sono organizzati eventi simili.

Oggi è la principessa Stéphanie ad aver ereditato dai genitori la passione per l’arte circense e ha scelto lei stessa insieme ai suoi collaboratori i numeri selezionati nei maggiori spettacoli di tutto il mondo da far entare in competizione. Quest’anno il lavoro dei giudici non è stato affatto facile per la competitività delle attrazioni. Nei quattro giorni di competizione da giovedi scorso a ieri la giuria presieduta dalla stessa Stéphanie ha scelto i vincitori della 45esima edizione del festival con l’assegnazione dei Clown d’oro, d’argento e di bronzo.

A vincere l’oro, il massimo riconoscimento è René Casselly Junior (della grande famiglia circense tedesca) con Merrylu Casselly et Quincy Azzario. Un doppio salto mortale che ha incantato la platea e ha conquistato la giuria. A brillare di luce intensa e a portare il nostro Paese sul podio quattro volte sono stati Bruno Togni rampollo della nota dinastia figlio di Flavio Togni e della Dos Santos che ha presentato il suo numero di tigri con grande professionalità e i trapezisti Flying Martini. Una troupe formata dal maestro Renè Rodegell che ha coltivato questi atleti fin da giovanissimi. Tra gli atleti si è sempre distinto l’agile Michael Martini, anch’esso figlio d’arte che è entrato nel Guinnes dei Primati per il suo spettacolare quadruplo salto mortale. Oggi a 23 anni ha fatto rivivere sotto il tendone il suo primato (centrandolo in quasi tutte le serate) e mandando in delirio la platea.. Non ultimi Alex Giona per la seconda volta a Montecarlo con un numero di cavalli in libertà curato dal famoso regista veronese Antonio Giarola su musiche di Ennio Morricone.. Tutti e tre gli artisti del nostro Paese hanno conquistato il clown d'argento. Ad aggiudicarsi il clown di bronzo nella categoria new generation, invece, la giovane Kimberly Zavatta straordinaria acrobata alle fasce aeree. Stasera il gran galà con la consegna dei premi da parte dei principi monegaschi. 
 

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