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"Ottimi risultati", Stefano Coletta soddisfatto di Rai1

Carmen Guadalaxara
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Abbiamo chiuso la garanzia del 2021 con ottimi risultati - queste le dichiarazioni del Direttore di Rai Uno Stefano Coletta in un'intervista esclusiva all'Ansa. Questo grazie anche al lavoro fatto nell'anno precedente. Il 2020, infatti, è stato caratterizzato nella prima parte dell'anno, durante il lockdown, da un importante lavoro di riedizione ma ha gettato le basi del nuovo palinsesto che è potuto partire nell'autunno dello scorso anno facendo salire già gli ascolti rispetto al 2019. Il 2021 si sta chiudendo con una crescita sull'anno in prime time di oltre 1 punto medio di share e nell'intera giornata con un incremento dello 0.7%. Nella sola stagione autunnale siamo ad una crescita di 1.7 di share medio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente nel prime time e dello 0.8% nell'intera giornata".

"Questi dati indicano che veramente c'è stato un ritorno di affezione forte. Penso che, mentre nel 2020 al rialzo può aver contribuito la necessità del paese di orientarsi sul canale istituzionale per raccogliere le continue informazioni sulla pandemia, nel 2021 la rete ha dimostrato di essersi illuminata in tutti i generi che la caratterizzano. Per trovare risultati analoghi in prime time dobbiamo tornare alla Rai1 di oltre dieci anni fa e riguardo all'intero giorno al 2014. Nel frattempo la tv è molto cambiata, l'offerta si è moltiplicata e diversificata su tante piattaforme e, quindi, questi dati di ascolto sono il segnale che la tv generalista è viva e vegeta". Il mio lavoro a Rai1, insieme ai miei collaboratori, consiste nel dare un'identità al canale che possa aprire a nuovi target. Per proiettarsi nel futuro, Rai1 deve avere un'identità plurima ed essere molto chiara nel mix dei generi. Se una rete è incardinata soltanto su un solo genere non può essere premiata. Bisogna parlare a tutti e per questo abbiamo fatto operazioni coraggiose che hanno dato un risultato. La sfida per il futuro è attrarre sempre più i giovani, attraverso linguaggi contemporanei".

 

 

 

 

 

Gli "insuccessi" della Rete Ammiraglia: "Sui risultati al di sotto delle attese di Da Grande di Alessandro Cattelan , penso che una delle nostre mission sia proporre linguaggi e volti nuovi. Cattelan ha un indubbio talento nell'intrattenimento, si voleva proporre un linguaggio diverso. I progetti avrebbero bisogno di maggiorerespiro per aggiustare il tiro". Coletta, inoltre, dovrebbe andare alla guida della direzione di genere dedicata alla programmazione del prime time di tutta la Rai. "Mi occupo solo del tempo presente - assicura -. Ho sempre lavorato sul prodotto e anche con i numeri sono abbastanza agonista, a volte è come se giocassi a Risiko ipotizzando strategie. Speriamo che il momento positivo di Rai1 continui con solidità, anche per proporre altre operazioni sperimentali". Secondo Coletta, "uno spazio di lavoro per il futuro della rete potrebbe essere la seconda serata, spazio ideale per innovare linguaggi e format. Almeno una serata della settimana potrebbe essere riservata a un genere nuovo. Dopo la trasformazione del day time su cui nessuno scommetteva e che invece ha riportato alcune fasce, in particolare quella del pranzo con la Clerici e dell'intero pomeriggio con Bortone e Matano, agli indici di ascolto di tanti anni fa (per Oggi è un altro giorno e Vita in diretta bisogna tornare addirittura al 2012 ), la seconda serata può essere terra fertile per esplorare". Stesso discorso per preserale e access prime time. "Qui da troppo tempo insistono gli stessi game, che continuano a avere un grande successo. Proprio per questo abbiamo ragionato su nuove soluzioni e speriamo di rintracciare nuovi moduli per i protagonisti della fascia preserale e dell'access/primetime. Bisogna trovare idee però all'altezza degli share attuali, magari da alternare o affiancare a quelle in onda".

Eurovision e Sanremo? "Eurovision il lavoro continua alacremente da parte di tutte le direzioni aziendali". "Definita da qualche tempo la scelta della location e l'ideazione della scenografia - aggiunge il Direttore -, abbiamo cominciato a programmare la parte editoriale, ovviamente anche relativamente agli aspetti legati alla conduzione. Dopo Sanremo potremo rivelare i conduttori". Per quanto riguarda il festival, "il mese di dicembre è dedicato alla scoperta dei veri protagonisti che sono i cantanti. Solo successivamente potremo rendere noti i dettagli relativi al cast."

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