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Tra poco il reggiseno da uomo, Pillon fulmina i Maneskin

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Simone Pillon contro i Maneskin in guepiere agli MtvEma. Il senatore leghista affonda il colpo e accusa la band romana di cavalcare il "politicamente corr(o)tto".

 

 

 

 

"I #maneskin a Budapest, davanti a un impettito presentatore in kilt (deve aver confuso gli Scoti con gli Ungari), con tanto di performer (maschietto) in culottes e giarrettiere, ricevono gli #MTVEMA. Tra poco arriveremo al reggiseno da uomo. Ovviamente, una volta preso il microfono, non possono esimersi dal piagnisteo per la sonora bocciatura del #ddlZan. Guardandoli, mi chiedo: "dove sarebbero le discriminazioni?". Mi piacerebbe sapere quanta carriera potrebbe fare una band che si ispirasse alle radici cristiane d'Europa, o che inneggiasse alla difesa della vita dal concepimento o che prendesse a tema la lotta alla droga. Ricordo il massacro cui fu sottoposto Povia solo per aver osato partecipare al Family day del 2007 difendendo la famiglia naturale...È facile andare secondo la corrente del politicamente corr(o)tto. Da giovani che si dicono alternativi e ribelli mi sarei aspettato qualcosa di diverso, che so, sul palco in smoking i maschietti e in abito da sera la signorina, con tanto di dichiarazioni tipo "i bambini hanno il diritto di avere una mamma e un papà". Allora sì che avremmo visto qualcosa di davvero dirompente. Certo, si sarebbero scordati i premi e gli applausi del mainstream, ma avrebbero dimostrato di essere davvero fuori dagli schemi. Invece è sempre la solita solfa. Auguri".

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