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I fenomeni della pista per gli Oscar del circo

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Francesco Puglisi
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Da stasera ancora una volta Latina sarà la Capitale del circo internazionale. Prende il via infatti la 22ª edizione dell’International Circus Festival of Italy, l’attesa manifestazione circense, storicamente legata al nome della città di Latina. L’evento, che promuove lo spettacolo dal vivo e l’arte circense sotto ogni forma vedrà la partecipazione di artisti provenienti da molti paesi. In pista si esibiranno i migliori artisti circensi selezionati dalle accademie di tutto il mondo, che si cimenteranno davanti a due giurie, una tecnica composta da 16 grandi direttori di spettacoli internazionali e presieduta da Mirella Juliano Montico e da una della critica presieduta da Lele Mora. 

Nella cinque giorni circense i numeri in gara inediti saranno vagliati dalle giurie e verranno da Bielorussia, Brasile, Bulgaria, Colombia, Germania, Gran Bretagna, Francia, Israele, Italia, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna, Ucraina ed Ungheria, a conferma della marcata connotazione multiculturale della manifestazione.
Si tratta di «fuoriclasse» di diverse discipline dal cerchio aereo alla giocoleria classica e innovativa. Dalle cinghie aeree al verticalismo passando per il mano a mano, il contorsionismo ed il trapezio, senza tralasciare la magia e i clown. Ogni artista ha allestito una performance, unica ed inedita, capace di sorprendere il pubblico e la giuria dell’International Circus Festival of Italy in scena a Latina tra pochi giorni. 

Special guest della 22ᵃ edizione del Festival Enis e Bruno Togni. La nuova generazione dei Togni, torna a Latina con un omaggio alla storia del circo equestre e alla tradizione della dinastia Togni. Bruno ed Enis Togni porteranno in pista una libertà composta da sei cavalli arabi (tre bianchi e tre neri) impegnati in incroci, piroette, scambi ed una spettacolare serie di debout. A seguire uno degli esercizi del dressage equestre: gli stop a comando nei cerchi. Una creazione messa a punto appositamente per il Festival, sotto la guida di Flavio Togni. Sette gli spettacoli in calendario per la cinque giorni circense, gli artisti in gara saranno divisi in due spettacoli, lo spettacolo A e lo spettacolo B, si esibiranno, con orari diversi, davanti alle giurie che decreteranno i vincitori che si aggiudicheranno gli ambiti premi «Latina d’Oro», «Latina d’Argento» e «Latina di Bronzo» che saranno consegnati durante la finale di lunedì 18 Ottobre.

«L’appuntamento annuale con il Festival sembra scandire il tempo: produce l’attesa, alimenta la creatività, segna una tappa, sollecita l’ulteriore progettualità… - ha tenuto a precisare Fabio Montico presidente della fondazione Giulio Montico e organizzatore della kermesse - Il suo ricorrere, puntuale ed immancabile, conforta e rassicura: furono tenacia e determinazione a sostenerci lo scorso anno affinchè anche il 2020 potesse celebrare un’edizione che, nella sua unicità, porgesse a ciascuno l’opportunità di proseguire il proprio personale viaggio di esplorazione nella bellezza e nello stupore. Ne uscimmo rinforzati e corroborati, grazie soprattutto a quel novero di sorprendenti manifestazioni di impegno e partecipazione profuse da tanti giovani artisti italiani cui riconosciamo, ancora oggi, apprezzamento e gratitudine. Certo, il tempo si è reso complesso per tutti ma, lo diciamo sottovoce, parrebbe intravedersi una via d’uscita; una risoluzione attesa ed agognata sembra farsi più vicina. Occorre ed occorrerà ancora ogni nostra attenzione; scelte di rispetto per sé e per gli altri si rendono opportune; il nostro senso di responsabilità ci accompagnerà fino alla soluzione del problema! Nell’attesa sarà all’Arte che affideremo ogni nostra speranza ed il compito più arduo: ciò che presenteremo nelle piste di tutti i Circhi del mondo costituirà per quanti lo desidereranno la più straordinaria chance per confrontarsi con la rappresentazione della gioia, della bellezza, della leggerezza. Mai come in questo tempo, la vera mission del Circo sembra incarnare un’opportunità di cura e sollievo a disposizione di tutti. Chissà se questa valutazione sia chiara anche a quanti, dalle stanze dei bottoni, talvolta parrebbero riservarci un ascolto timido ed un’attenzione non sempre foriera di reale sostegno. - conclude - Montico - Non credo sia un caso, tuttavia, che i più importanti complessi circensi del mondo, così come le più grandi strutture che producono spettacolo dal vivo, nonostante le innumerevoli difficoltà legate alle contingenze, si siano stretti attorno al Festival realizzando partnership capaci di sostenerlo e di sposarne ogni obiettivo: un segno tangibile e forte, una dimostrazione di affetto corale e libero che, ancora una volta, dimostra le potenzialità del nostro comparto».

«Non conosco altro Festival di Circo al mondo che si possa definire “più forte” della pandemia, che dopo aver dimostrato tutta la sua dirompente vitalità anche nella edizione 2020 sapendosi egregiamente districare nelle maglie delle ristrettezze imposte dal dilagare del Covid-19, ritorna anche quest’anno con crescente dinamismo e immutata capacità creativa ed organizzativa. - A parlare è il presidente dell’Ente Nazionale Circhi, Antonio Buccioni - La 22ª edizione dell’International Circus Festival of Italy ci riempie di speranza. Un Paese attento dovrebbe infatti percepire nella festa della pista circolare - tanto cara a Federico Fellini, del quale sono ancora vive le celebrazioni in occasione del centenario della nascita - che si svolge a Latina non appena un grande evento mondiale di Circo ai massimi livelli, ma una eccellenza del made in Italy che lancia un messaggio di ottimismo ben oltre i confini del Festival».
 

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