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A Sanremo canta Achille Lauro e sembra Loredana Bertè

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Sobrietà non è certamente una parola che appartiene al dizionario artistico di Achille Lauro. Il cantante aveva preso parte alla 69esima edizione del Festival di Sanremo con il brano Rolls Royce e anche nell’edizione successiva con il brano Me ne frego. Più che per le sue esibizioni canore è stato però ricordato per i suoi abiti stravaganti ed imprevedibili: una tutina aderente che richiama il dipinto di San Francesco di Giotto, un abito semi-trasparente e copricapo piumato ad ispirazione della marchesa Luisa Casati, un abito regale con parrucca e perle in viso in riferimento alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra e infine un vestito verde ripreso da Ziggy Stardust, alter-ego artistico di David Bowie.

 

 

Ed anche nella prima serata della nuova edizione del Festival di Sanremo Achille Lauro ha catturato l’attenzione di tutti gli spettatori: parrucca dai capelli blu, trucco agli occhi, alle labbra e lunghe unghie, tutti in blu, con delle piume rosa a condire la parte superiore dell’abito glitterato. “Solo noi” il brano cantato sul palco all’inizio del sesto blocco della serata e preceduto da un video: Lauro non è in gara, comparendo soltanto come ospite.

 

 

Il look trasgressivo era stato annunciato già nei giorni precedenti dallo stesso musicista: “Dopo un anno surreale, difficile per tutti, stasera tornerò finalmente sul palco. Il palco più importante d’Italia, quello dell’Ariston, per onorare l'invito del direttore artistico Amadeus. Questa volta il mio ruolo sarà diverso: non sarò un concorrente, non gareggerò per piazzare un brano in classifica Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi. Sarò un velo di mistero sulla vita, sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico. Sarò sessualmente tutto, Genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità. E chiederò che Dio ci benedica”. Parole rispettate, con alcune piume rosa - hanno ricordato molto Renato Zero - che sono rimaste sul palco dopo l’esibizione e che hanno portato Amadeus e Fiorello ad un siparietto.

 

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