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Cancellati 150 parcheggi al Celio, l'ira dei residenti: "Paghiamo caro il Giubileo"

Martina Zanchi
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Circa 150 posti auto sono spariti al Celio «dalla sera alla mattina», dicono i residenti, increduli di fronte al divieto di fermata imposto in piazza Celimontana e largo della Sanità Militare per ben venti giorni, da martedì scorso al 26 maggio, per il Giubileo delle Confraternite. O meglio - si legge nell’atto della polizia locale del 3 maggio, che esegue una richiesta del Gabinetto del sindaco di Roma - per poter montare le «strutture sacre di rilevanti dimensioni» che sfileranno durante la grande processione del 17 maggio, da piazza Celimontana al Circo Massimo.

«Un Giubileo che ci sta costando molto caro», commenta Sonia nel gruppo social del rione Celio, dove il consigliere capitolino di Forza Italia, Francesco Carpano, ha pubblicato una lettera che ha inviato al sindaco Roberto Gualtieri: «Spiace constatare - scrive al primo cittadino il consigliere azzurro - il modo in cui l’amministrazione comunale da lei diretta si stia comportando nei confronti dei residenti del Celio». E c’è già chi segnala automobili rimosse a raffica e disagi gravi.

«Trovo che la situazione stia degenerando - scrive Alice - Stamattina (mercoledì, ndr) per trovare un posto ho girato un’ora e dieci». Sotto accusa la scelta dell’area, individuata peraltro a seguito di «diverse riunioni presso l’ufficio del Commissario straordinario di governo per il Giubileo della Chiesa cattolica (ovvero il sindaco, ndr) nel cui ambito - si legge nella determina di traffico dei vigili urbani - sono state illustrate tutte le varie fasi di smontaggio delle strutture». Ma a far arrabbiare i residenti - come segnalato al sindaco dal consigliere Carpano - è anche il fatto che non sono state individuate tempestivamente alternative di parcheggio per chi vive in zona.

Soluzione che, peraltro, è arrivata ieri pomeriggio. La polizia locale «anche su indicazione dell’Organo di indirizzo politico», si legge nella nuova determina, ha sospeso i parcheggi dei bus turistici in un tratto di poco meno di 300 metri di via della Navicella, da via di Sant’Erasmo a via di Santo Stefano Rotondo. Qui i cittadini potranno parcheggiare, ma è chiaro che lo spazio per le auto è decisamente inferiore rispetto a quello interdetto. E poi c’è il nodo della deroga al divieto di fermata per i dipendenti dell’ospedale militare in piazza Celimontana. «Sono utilizzati poco o nulla», segnala Carpano. A quanto pare anche su questo aspetto partiranno verifiche, purtroppo postume.

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