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Roma, con 13 miliardi in tasca Gualtieri ha reso eterno solo il traffico

Martina Zanchi
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Altri 388 milioni per la buona riuscita del Giubileo 2025. Un «tesoretto» inserito dal governo nella prima bozza della manovra di Bilancio che, se confermato, farebbe lievitare il miliardo già a disposizione per preparare la Capitale all’Anno Santo. La spesa autorizzata è di 75 milioni nel 2024, di 305 nel 2025 e di 8 milioni nel 2026, mentre in conto capitale ci sono in tutto 220 milioni per lo stesso periodo.

Ma non è tutto. La massa complessiva di investimenti che il sindaco Roberto Gualtieri ha già tra le mani per i prossimi anni è pari a 13 miliardi, di cui fanno parte fondi giubilari, risorse Pnrr, europee e statali. Cifra fornita tre mesi fa da una fonte più che attendibile, ovvero lo stesso primo cittadino intervenuto durante un convegno del Cnel. Prima ancora, ad aprile, la stessa somma l’aveva annunciata nel discorso ai delegati del Bie in visita nella Capitale per la missione di Expo 2030.

 

«Roma- spiegava il sindaco- sta beneficiando di una stagione di investimenti senza precedenti. Un programma il cui budget, solo nei prossimi tre anni, supererà i 13 miliardi». Eppure basta dare uno sguardo alla situazione in cui versa oggi la Capitale, soffocata dal traffico a causa della moltitudine di cantieri attivi contemporaneamente, per dubitare della tenuta di un sistema che dovrà reggere l’arrivo di trenta milioni di pellegrini. La Porta Santa di San Pietro si aprirà tra poco più di dodici mesi e se è vero che il Giubileo si svolge da sette secoli, altrettanto lo è che i visitatori hanno il diritto di muoversi in una città vivibile.

Oggi invece piazza Venezia è paralizzata dal cantiere della metro C, con ripercussioni in tutto il centro; piazza Pia e le zone limitrofe, dove si sta cercando di realizzare entro il 2025 il tunnel che permetterà di pedonalizzare l’area, si sono trasformate in una trappola per automobilisti; sempre per lavori sono chiusi il ponte dell’Industria e parte di piazza dei Cinquecento. Molti di questi interventi sono partiti tra fine settembre e inizio ottobre, con scuole e uffici in piena attività. Un cronoprogramma difficile da comprendere, tanto che il centrodestra ha accusato il Campidoglio di aver fallitola pianificazione. Dal canto suo, peraltro, il sindaco è tornato a rassicurare sul rispetto delle tempistiche. «Stiamo rispettando tutte le scadenze. I cantieri andranno avanti con tre turni di lavoro per non perdere nemmeno un euro», ha detto ieri durante l’assemblea regionale della Cisl. Entrando nel merito di quei 13 miliardi di investimenti vale la pena ricordare, ad esempio, che circa 2,3 miliardi sono finora le risorse legate all’organizzazione del Giubileo mentre 2,8 riguardano progetti Pnrr.

 

Ci sono poi i 2,2 miliardi stanziati dal governo sul periodo 2023-2032 per il completamento della metro C e grazie ai quali altre due stazioni, Porta Metronia e Fori Imperiali, vedranno la luce entro l’Anno Santo. Ed è proprio per l’organizzazione del Giubileo che nel 2022 l’esecutivo ha nominato Gualtieri commissario straordinario. Un incarico da cui derivano poteri che al primo cittadino consentono di bypassare procedure autorizzative troppo lente e di avere autonomia decisionale su dossier scottanti, come quello dei rifiuti. È con i poteri commissariali, infatti, che Gualtieri potrà costruire il termovalorizzatore. Sperando che almeno in quel caso il cantiere non MAR. ZAN. blocchi mezza città.

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