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Roma, altra infornata di nomine: da Gualtieri sei incarichi agli amici Pd

Antonio Sbraga
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Altra infornata di nomine del sindaco Roberto Gualtieri, con 6 nuovi incarichi tra collaboratori e consulenti per un totale di 306mila euro l’anno. Che si vanno ad aggiungere alle nomine fatte 5 mesi fa, con altri 5 contratti per una spesa complessiva di 236mila euro l’anno. Anche stavolta Gualtieri ha pescato tra le fila del suo partito, il Pd, sia in qualità di sindaco metropolitano (l’ex presidente della Provincia di Roma) che nella veste di commissario per il Giubileo 2025. Per l’organizzazione dell’Anno Santo straordinario sono sei i «titolari di incarichi di collaborazione o consulenza», di cui due a titolo gratuito, per compensi complessivi di 180mila euro. Ma uno dei sei contratti è stato stipulato all’ex presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi (Pd), che non si è ricandidato alle ultime elezioni e nel febbraio scorso ha abbandonato lo scranno più alto della Pisana. A lui è ora stato affidato un «incarico di consulenza specialistica, a supporto del commissario straordinario di Governo, per le attività di impulso e coordinamento della fase attuativa, di vigilanza e monitoraggio degli interventi essenziali e indifferibili connessi alle celebrazioni del Giubileo e del Pnrr». Per questo incarico è stato «definito in euro 60.000 annui il correlato compenso lordo», sino a fine 2026. Il 7 gennaio scorso, invece, Marco Vincenzi aveva diffuso un comunicato col quale ringraziava «il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri per la proposta di seguire, con un incarico a titolo gratuito, che ritengo molto importante e sfidante, gli interventi del Giubileo nella Città metropolitana».

 

 

E proprio a Palazzo Valentini, nella sede dell’ex Provincia, Gualtieri ha ora assunto altri cinque collaboratori per il suo staff, che sale così a 16 membri. È l’unico organico che continua a crescere a fronte di una quasi dimezzata dotazione: dal 2014, da quando è stata trasformata in Citta Metropolitana, ha infatti perduto il 41% dei suoi dipendenti. Con un «deficit che ha ormai raggiunto dimensioni tali da mettere seriamente a rischio la ordinaria operatività degli uffici», ha scritto l’ente nel bilancio preventivo. Nel quale si quantifica il numero-monstre delle carenze: mancano all’appello ben 988 figure. Più degli 890 posti perduti negli ultimi 9 anni. Mentre lo staff, invece, cresce ora con l’ex assessore provinciale e sindaco Pd di Morlupo, Bruno Manzi, che lo scorso anno era capo di gabinetto di Gualtieri. Ma ora il «Dott. Bruno Manzi risulta in quiescenza per raggiunti limiti ordinamentali» e, quindi, gli è stato assegnato un «incarico di Collaboratore presso l’Ufficio di Supporto del Sindaco Metropolitano: il compenso onnicomprensivo lordo annuo pari ad euro 122.482».

Altri due nuovi collaboratori sono il consigliere comunale del Pd a Guidonia, Simone Guglielmo (retribuzione annua lorda pari ad euro 56.000) e il membro della segreteria Pd di Tivoli, Davide Marchionne (35mila euro). Le restanti due assunzioni sono «a tempo determinato e part-time pari al 50% dell’orario ordinario di lavoro»: una per Stefano Tucci (retribuzione annua lorda pari ad euro 16.500) e la stessa per Valerio Rispoli. Nel gennaio scorso sono stati ingaggiati l’ex deputata del Pd, Patrizia Prestipino (“compenso onnicomprensivo lordo annuo di euro 33.000) e il sindaco Pd di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri, già capo della segreteria dell’ex vicepresidente della Regione, Daniele Leodori (ora è vice capo di Gabinetto del Sindaco metropolitano: 85mila euro l’anno). Oltre a Enrico Barbieri (50mila euro l’anno), Rocco Staffa (35mila) e Irina Oliva (33mila).

 

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