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Regione Lazio, Rocca ammutolisce D'Amato: la promessa sulle liste d'attesa

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Scintille tra Francesco Rocca e Alessio D’Amato, due dei candidati alle prossime elezioni regionali che si terranno nel Lazio il 12 febbraio. L’esponente scelto dal centrodestra ha voluto zittire l’avversario sul tema della sanità: “D’Amato parla a me di serietà? Lo stesso assessore alla Sanità che da cinque anni consente situazioni in cui le persone siano ‘ricoverate’ sulla barella delle ambulanze negli ospedali del Lazio? Lo stesso che permette tempi di attesa fino alle 42 ore nei Pronto Soccorso? Lo stesso che sa bene che per accedere a una risonanza magnetica un cittadino laziale può attendere anche due anni? Ribadisco che in un anno riporterò i tempi di attesa per le visite specialistiche nei termini previsti dalla normativa. Come? Centralizzando e perciò ottimizzando le richieste del Recup e inserendo nel sistema anche le strutture del privato convenzionato. Questi - rivendica Rocca - sono fatti, altro che slogan”.

 

 

A scatenare il botta e risposta è stato lo stesso Rocca, che in alcune dichiarazioni del candidato aveva accusato il suo avversario di aver avvantaggiato la sanità privata. D’Amato, candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del Lazio, a margine del lancio del programma di coalizione ha risposto così: “Rocca non ha titoli per parlare di sanità. Noi abbiamo avvantaggiato tutta la sanità nella nostra regione perchè i Lea sono sempre progressivamente aumentati, per come vengono monitorati dal ministero della Salute, non da me. Quando governava la destra eravamo sotto il livello di inadempienza, oggi siamo oltre i 200 punti e questo è un risultato molto importante. Sulla sanità abbiamo un piano molto dettagliato, ci sono sei nuovi ospedali e investimenti per la sanità territoriale. Non si deve andare avanti per slogan, per questo - concludeva D’Amato, assessore alla sanità nella giunta Zingaretti uscente - il nostro programma è accompagnato da schede e capitoli di spesa”.

 

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