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Chirurgia a rischio, l'Ifo interrompe gli interventi

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Antonio Sbraga
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Grido d’allarme alla Regione da parte dell’Ifo-Regina Elena, dove sono «a rischio le attività clinico-chirurgiche in ambito oncologico» proprio in quello che è l’Istituto nazionale tumori. Nel quale attualmente, ammette la stessa azienda ospedaliera, non si «garantisce una adeguata attività, esami e prestazioni di radiologia interventistica oncologica» per colpa di una grave carenza di medici specialisti: anestesisti e radiologi. «Gli anestesisti nel Lazio sono 1400, attualmente ne mancano 500», ha quantificato il professor Quirino Piacevoli, presidente regionale dell’associazione anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi-Eimac).

All’Ifo-Regina Elena, scrive l’azienda, «l’attuale organico della figura professionale di medico disciplina anestesia e rianimazione, a causa di cessazioni a vario titolo dal servizio, risulta carente e mette a rischio la garanzia della continuità assistenziale e le attività clinico - chirurgiche in ambito oncologico». Nel «Piano Triennale Fabbisogno del Personale anni 2021-2023 è stata prevista l’acquisizione di 7 medici anestesisti per l’anno 2022 e 6 per l’anno 2023» però, sottolinea l’azienda, nel Lazio c’è «l’assenza di graduatorie valide di concorsi pubblici o avvisi pubblici per la disciplina di anestesia e rianimazione».

 

 

 

 

Quindi l’Ifo ora ha deliberato un bando urgente per «assunzioni con disponibilità immediata». Stessa situazione nell’«attuale organico della figura professionale di medico disciplina radiodiagnostica che, a causa di cessazioni a vario titolo dal servizio, non garantisce una adeguata attività, esami e prestazioni di radiologia interventistica oncologica e mette a rischio la garanzia della continuità assistenziale e le attività clinico - chirurgiche in ambito oncologico». E, proprio «in considerazione della ineludibile necessità di garantire le istituzionali attività di radiologia interventistica e di non incorrere in pericolose interruzioni di pubblico servizio», l’istituto nazionale tumori ha «chiesto a tutte le Aziende ed Enti del SSR la disponibilità per l’utilizzo di valide graduatorie per procedere ad assunzioni urgenti».

Però, «a conclusione delle istruttorie avviate è risultata la non disponibilità o l’assenza di graduatorie valide di concorsi pubblici o avvisi pubblici per la disciplina di radiologia per le attività di radiologia interventistica». Quindi, «data la grave criticità in cui versa la struttura interessata dalla carenza di professionisti e stante l’urgenza di acquisire in tempi rapidi personale qualificato», l’azienda anche in questo caso ha dovuto indire «una manifestazione d’interesse, per titoli ed eventuale colloquio, per la formulazione di una graduatoria per assunzioni con disponibilità immediata a tempo determinato di medico disciplina radiodiagnostica per le attività di radiologia interventistica oncologica per le esigenze della Radiologia».
 

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